Delle sue tredici nomination La forma dell’acqua se ne porterà a casa si e no tre e sarà un peccato. Targato Fox Searchlight – come Tre manifesti… e The Post, che è comunque 20th Century Fox – la fiaba romantica di Del Toro rappresenta un’idea appassionata e totalizzante di creazione, di elaborazione dettagliatissima di particolari infinitesimali, dalle sfumature di colore alle singole espressioni degli attori per ogni secondo di film. La statuetta per la Miglior Regia, che sembra iscritta di diritto al regista messicano fin dalla postproduzione del film, da circa cinque anni non corrisponde più al dittico con l’Oscar al film. Dato da tenere in considerazione per il rilancio, anche tra i bookmakers nelle ultime ore, per la vittoria del film di McDonagh.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri, come del resto Call me by your name, è candidato a Miglior Film ma non alla Miglior Regia. Le statistiche dicono che solo cinque film nella storia degli Oscar (Wings, Grand Hotel, A spasso con Daisy e Argo) hanno vinto l’Oscar come miglior film senza avere i propri registi candidati alla regia. Il sito web Deadline.com, inoltre, segnala che il film di McDonagh è stato giudicato parecchio “divisivo” in diversi ambienti liberal di Hollywood. Insomma, questa rappresentazione sopra le righe dell’odio e della vendetta al femminile o lo si odia o lo si ama. Grande risorsa però il vento in poppa per la simbolica performance della McDormand che fa tanto #MeToo. Sette nomination comunque, e due Oscar già “assegnati” per la miglior attrice e per il miglior attore non protagonista a Sam Rockwell.