Cinema

Oscar 2018, la corsa per il miglior film: poche speranze per Guadagnino, se la giocano McDonagh e del Toro

Bisogna attendere il responso di un sistema di voto che a confronto il Rosatellum è una passeggiata. Essendo otto i contendenti in lizza per l’Oscar come miglior film, i circa 6000 giurati dell’Academy votano con un sistema di preferenze. Insomma stilano una classifica dei loro titoli preferiti. Sistema che richiede un continuo riconteggio

di Davide Turrini

Tra i due litiganti potrebbe godere Get out. Il pallido horror targato Universal, all’occorrenza anche commedia antirazzista, che ha avuto un larghissimo seguito e un notevole successo al botteghino – un po’ con le dovute proporzioni come l’attuale cinecomic Black Panther – gioca molto sul contrasto dell’uomo bianco prevaricatore e padrone contro un orgoglio nero (a dire il vero piuttosto inespresso). Diretto non proprio con memorabile originalità da Jordan Peel, e interpretato da Daniel Kaluuya, Get out sembra davvero fuori luogo e fuori tempo massimo (è uscito nel febbraio 2017), anche se nella lotta dello scarto delle preferenze rischia seriamente di riemergere dalla digestione dell’anno cinematografico passato come quei dolcetti indigesti delle feste. Il film è diventato anche oggetto di una disputa generazionale tra votanti, come riportato dal sito Vulture: i vecchietti dell’Academy non lo vogliono votare.

 

 

 

Oscar 2018, la corsa per il miglior film: poche speranze per Guadagnino, se la giocano McDonagh e del Toro - 3/6
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