“Renzusconi”, lo spettacolo di Andrea Scanzi, approda a Roma per l’ultimo appuntamento prima del voto di oggi. “Quando è cominciato questo spettacolo, un mese fa, facevo teatro da sette anni”, racconta Scanzi. “Ma il senso di appartenenza che avverto alla fine di ‘Renzusconi‘ è qualcosa di commovente: sono donne e uomini che vengono qui perché si sentono soli e hanno bisogno che qualcuno dica le stesse cose che pensano loro”.
Lo spettacolo di ieri segna “la fine di un percorso entusiasmante: io e tutto Il Fatto Quotidiano veniamo da un mese di sold out”. Mentre sul voto di oggi, dice Scanzi, “non ho nessuna fiducia. Si apriranno tre scenari: o il ritorno del renzusconismo, o una vittoria del centrodestra da solo – e non so cosa sia peggio. Oppure ancora torneremo al voto nel giro di pochi mesi”.