A risultati non definitivi, ma con i dati parziali che parlano di una debacle totale per il Pd arrivano le prime reazioni dai dem. “Non mi aspettavo una sconfitta così forte, con queste dimensioni – dice Emanuele Fiano, membro della Segreteria Nazionale Pd a Radio 1 – Sicuramente c’è di mezzo il futuro del Pd e della sua leadership ma la priorità non credo sia il futuro personale di qualcuno di noi ma un’analisi più profonda dopo una legislatura con un governo che ha raggiunto sicuramente molti obiettivi”. “Abbiamo il dovere – aggiunge – di fare un’autocritica molto profonda nei confronti dei nostri elettori”. In merito ai risultati conseguiti dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle Fiano commenta: “Un vento che ha gonfiato le vele di partiti molto distanti da noi, non so se avranno l’autonomia per formare un governo da soli”. “Renzi? Farà una conferenza stampa nel pomeriggio nella nostra sede, e annuncerà – conclude – le sue decisioni”.
“Buio totale. Vediamo ora cosa succede” è il commento di Gianclaudio Bressa, primo senatore eletto all’uninominale per il Pd in riferimento al crollo del dem a livello nazionale, come anche in Provincia di Trento. Il sottosegretario uscente è stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Bolzano Bassa Atesina con il 43,03% (definitivo), come anche Maria Elena Boschi alla Camera 41,00% (142 di 143 sezioni). “Gli elettori hanno confermato ancora una volta l’alleanza con la Svp”, ha detto Bressa.
Carlo Calenda, ministro dello Svulippo economico uscente e non candidato, su Twitter scrive: “Rimboccarsi le maniche e ripartire. Senza rese dei conti ma cercando di capire insieme gli errori fatti. Io intanto oggi torno al ministero a lavorare. Le crisi non vanno in vacanza”. “Abbiamo necessità di riflettere sull’esito delle elezioni in Italia e anche in Emilia-Romagna. Certo si apre una nuova fase politica, molto critica per il Paese, per la Sinistra ed il Centrosinistra” dice il neo deputato Andrea De Maria (Pd), eletto all’uninominale della Camera, secondo cui “nella Città Metropolitana di Bologna c’è stato un risultato per molti versi in controtendenza rispetto all’esito complessivo. “Nel Collegio dove sono stato candidato si registra un successo molto netto del Centrosinistra e della mia candidatura. Un risultato ottenuto nella realtà considerata prima del voto come la più incerta nella Circoscrizione della Città Metropolitana bolognese – ha detto ancora – Voglio di nuovo ringraziare i tanti volontari che sono stati protagonisti di una bellissima campagna elettorale e confermare che voglio proseguire un impegno sul territorio e per il territorio, per portare in Parlamento le priorità e le idee di Bologna”.
“Una sconfitta dura, severa, per il Pd e per tutta la sinistra. Una svolta a destra a trazione leghista. Una affermazione di 5Stelle ma senza chiarezza sulle alleanze del dopo. L’impressione – scrive Gianni Cuperlo (Pd) – è che manchino i numeri per una maggioranza. A quest’ora (sono le tre e un quarto del mattino) non si capisce ancora l’esito di diversi collegi uninominali, ma la fotografia è questa. Ed è drammaticamente chiara. Vorrei dirvi buonanotte, ma sarà per un’altra volta”.
Anche in casa di Liberi e Uguali non si festeggia: “Il risultato elettorale per noi è negativo. Resta, ancor più urgente, il tema di dare al Paese una sinistra popolare e di governo. Resta la necessità – scrive su Facebook il presidente della Toscana ed esponente di LeU Enrico Rossi – di costruire un partito che rappresenti il lavoro e i bisogni dei ceti popolari.Ciò che abbiamo costruito in queste poche settimane – conclude Rossi – non dovrà andare disperso. Ci attende un cammino ancora più lungo”.