Mentre molti dirigenti dem ‘dettano’ la linea sui social, dal segretario dimissionario Matteo Renzi a Dario Franceschini e Matteo Orfini, il neoeletto Stafano Ceccanti propone: “Se qualcuno volesse fare un’apertura al M5S dovrebbe chiedere un mandato, come fatto dalla SPD che in campagna elettorale ha detto ‘mai con la Merkel’ e quando poi quando i dirigenti quel partito hanno cambiato idea, ha fatto un referendum”. Quindi per il Professore di diritto comparato e prossimo deputato dem,anche per il Pd la strada è “un referendum tra gli iscritti se uno cambia linea”. Poi, secondo Ceccanti che è tra i padri dell’Italicum, “sarà l’elezione del Presidente del Senato a delineare a chi il Presidente della Repubblica potrebbe affidare il primo mandato per la formazione del governo”. E se ci fossero mandati esplorativi che si concludessero con un nulla di fatto? “Se si pesda che ‘un governo di scopo’ possa durare solo pochi mesi per cambiare solo la legge Elettorale, questa ipotesi semplicemente non esiste, perché dovrebbe mettere in campo anche una modifica costituzionale, in quanto – è l’opinione di Ceccanti – la doppia fiducia da dare al Governo, con una nuova legge elettorale potrebbe comunque produrre maggioranze diverse nelle due Camere”

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Elezioni 2018, Eugenio Scalfari: “Tra Di Maio e Salvini sceglierei il primo. Facendo alleanza con il Pd diventa unico partito”

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