L'apertura grazie al decreto "Smart Road" firmato dal ministro Graziano Delrio, che comprende più in generale un piano di aggiornamento e "digitalizzazione" della rete viaria nazionale. L'autopilota potrà dunque essere messo alla prova, a patto che la sicurezza degli altri automobilisti sia salvaguardata
In Italia si potranno finalmente sperimentare le tecnologie di guida autonoma, alla base della mobilità del futuro: il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha infatti firmato il decreto “Smart Road” che consente alle aziende di testare l’autopilota (messo a punto da costruttori, enti di ricerca o istituti universitari) anche sulle strade dello Stivale. Naturalmente senza compromettere la sicurezza degli altri automobilisti.
Ciò rientra in un più ampio piano di aggiornamento e implemento della rete viaria nazionale che mira a fluidificare il traffico – con sistemi in grado di canalizzarlo a seconda delle necessità – e aumentare la sicurezza per gli utenti da qui al 2025: fra gli obiettivi c’è quello di adeguare la rete ai sistemi di comunicazione V2X – un requisito cardine della guida autonoma – che faranno dialogare auto e infrastrutture, ridurranno gli incidenti stradali e gli ingorghi.
L’update coinvolgerà la Ten-T (Trans European Network – Transport) e la rete autostradale, in cui aumenteranno anche le aree di sosta e le colonnine di ricarica elettrica. Tecnicamente gli interventi riguarderanno la cablatura della rete viaria, l’introduzione di hot-spot wifi dislocati in tutte le aree di servizio e di parcheggio, nonché il debutto di un sistema capace di monitorare il traffico, smistarlo e fornire le previsioni meteo: info utili per calcolare gli itinerari di viaggio e minimizzare gli imprevisti. I costi degli interventi saranno a carico del concessionario o del gestore dell’infrastruttura.