Giustizia & Impunità

Casinò Aosta, la Corte dei Conti fa sequestrare beni a 21 consiglieri per danno erariale nei finanziamenti pubblici

Il provvedimento è legato all’inchiesta contabile per un presunto danno erariale di 140 milioni di euro. Molti dei conti intestati agli indagati sono già stati "spogliati delle disponibilità" e su parte degli immobili e terreni di proprietà sono state "compiute operazioni atte a evitare i provvedimenti cautelari dell’autorità giudiziaria"

Dagli ex presidenti della Regione Augusto Rollandin e Pierluigi Marquis al presidente del Consiglio Valle Joel Farcoz, passando per i consiglieri regionali Luca Bianchi, Stefano Borrello, David Follien, Antonio Fosson, Giuseppe Isabellon, André Lanièce, Marilena Peaquin, Claudio Restano e Renzo Testolin. Sono 21 in tutto, tra consiglieri ed ex consiglieri, i politici della Valle d’Aosta a cui la Guardia di Finanza ha notificato mercoledì mattina il sequestro conservativo di beni immobili e conti correnti, terreni, quote di società di gestione del risparmio e società fiduciarie, oltre a quinto della quota relativa a stipendi, pensioni e vitalizi maturati presso datori di lavoro ed enti pubblici. Il provvedimento, disposto dalla procura regionale della Corte dei Conti, è legato all’inchiesta contabile per un presunto danno erariale di 140 milioni di euro relativo al finanziamento pubblico del Casinò di Saint-Vincent.

Molti dei conti correnti intestati agli indagati – secondo quanto si è appreso – risultano essere già stati spogliati delle disponibilità presenti in un momento successivo alle contestazioni erariali formulate dall’Autorità Giudiziaria contabile. Analogamente, su parte degli immobili e terreni di proprietà gli amministratori pubblici hanno compiuto operazioni atte a evitare i provvedimenti cautelari dell’autorità giudiziaria, la quale potrà comunque agire con azione revocatoria a tutela del credito erariale e della comunità valdostana.

Tra i beni sequestrati, 151 tra immobili e terreni sono nelle conservatorie dei registri immobiliari in Valle d’Aosta e nelle province di Sassari, Savona e Alessandria per un valore catastale di 6,6 milioni di euro, corrispondente valore di mercato di circa 20 milioni di euro. Inoltre 81 tra conti correnti, conto titoli e altre forme di investimento sono stati sequestrati presso 31 istituti di credito, società di gestione del risparmio e società fiduciarie.