È la seconda volta in quattro anni che la sede del movimento di estrema destra viene presa di mira. Per il responsabile Filippo Castaldini si tratta dell'"ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi"
Un ordigno rudimentale è scoppiato all’esterno della di CasaPound a Trento. La bomba, piazzata nella notte tra martedì e mercoledì, ha provocato danni all’entrata e alla serranda ed è stata accompagnata dalla scritta sul muro: “Unico voto utile, antifascismo sempre“.
È la seconda volta in quattro anni che la sede del movimento di estrema destra viene presa di mira. Per il responsabile di CasaPound Trento si tratta dell'”ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi”.
In una nota, il responsabile Filippo Castaldini afferma che “al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi ma sempre maggior violenza, oggi l’epilogo compiuto dai figliocci di quei politici che in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo, chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto”. L’esplosione dell’ordigno, continua Castaldini, “vorrebbe fermare le nostre attività ma non otterrà il risultato sperato”.