Quando si parla di eSports bisogna distinguere tra eventi e tornei. Entrambi accolgono competizioni di alto livello ma gli eventi rappresentano una tipologia che non è associabile a quelli degli sport tradizionali. Sono macro-contenitori che racchiudono in se più di un torneo e più di un singolo titolo. I tornei, al contrario, si riferiscono a videogioco competitivo ben preciso e possono vivere di vita propria, come ad esempio i Worlds, i mondiali, di League of Legends o il The International di Dota2. Oppure far parte insieme ad altri titoli competitivi degli eventi-contenitore.

È il caso del BlizzCon, rassegna annuale in cui si trovano solo titoli targati Blizzard, dell’EVO, dedicato ai videogiochi picchiaduro, o dell’Intel Extreme Masters. Quest’ultimo, l’IEM, è l’evento più longevo della storia degli eSports che ha proposto negli anni numerosi titoli da disputare nelle diverse tappe distribuite nel mondo. Per chiudersi, ormai da qualche anno, nelle finali mondiali di Katowice, in Polonia. L’IEM Katowice è indubbiamente uno degli eventi più attesi della stagione internazionale di eSports che prevede la presenza dei titoli più seguiti dagli appassionati. L’edizione 2018 ha portato, nell’arco di due settimane, l’ESL One di Dota2, il Western Clash di Heroes of the Storm e le finali mondiali del circuito IEM di Counter-Strike: GO e Starcraft II, i due pilastri della storia dell’eSport. Senza dimenticare di strizzare l’occhio alle nuove leve: in questo caso PUBG – Player Unknown’s Battlegrounds, per la seconda volta presente a una tappa IEM dopo l’esordio di Oakland.

Corea vs Corea: è Starcraft II. Come spesso accade il gioco di strategia in tempo reale targato Blizzard ha offerto una finale tutta coreana in un torneo contraddistinto dalla presenza di giocatori di Seul. Dai quattro gironi di sei giocatori ciascuno un solo giocatore non coreano è riuscito ad avanzare alla fase successiva: il finlandese Joona “Serral” Sotala. Primo del suo gruppo, si è fatto strada fino alla semifinale circondato da 11 coreani prima di arrendersi davanti a Kim “Classic” Doh Woo. A vincere, però, è stato un altro: Lee “Rogue” Byung Ryul. Secco e inoppugnabile il 4-0 con cui si è imposto sull’avversario. Con la vittoria dell’IEM Katowice Rogue conferma di essere il miglior giocatore del mondo dopo la vittoria del WCS Global, i mondiali di Starcraft, disputati a novembre.

Western Clash: America ed Europa si sfidano su Heroes. A metà stagione, appena terminati i gironi d’andata dei vari campionati continentali, le migliori squadre occidentali di Heroes of the Storm si affrontano per decretare chi sia il migliore sulle due sponde dell’Atlantico. Le favorite in questo periodo storico sono sempre le europee con Fnatic e Dignitas che trascinano il carro del Vecchio Continente. I Dignitas al momento sono anche primi nella divisione europea dell’HGC – Heroes Global Championship, il campionato continentale, con sei vittorie e una singola sconfitta, rimediata contro gli Zealots, quarti e avversaria proprio dei Dignitas nella finale dell’IEM Katowice.

Gli Zealots hanno saputo lanciare il cuore oltre l’ostacolo, riprendendosi meravigliosamente dalla sconfitta inaugurale contro gli americani Tempo Storm e risalendo nella competizione dal tabellone inferiore. Gli stessi Fnatic, che stanno vivendo un momento di debolezza sotto il profilo delle prestazioni ma secondi in classifica europea, hanno dovuto lasciare spazio ai nuovi. Gli Zealots hanno poi proseguito prendendosi anche la rivincita contro i Tempo Storm, prima di cedere ai Dignitas in una finale più che combattuta terminata 4-3. Le squadre americane, nonostante una scena in rapida ascesa, continuano a dimostrare di incontrare grandi difficoltà nelle partite che contano ma superare i Fnatic 3-1 non è un risultato di tutti i giorni, indubbiamente figlio di una preparazione da migliorare ma che dimostra di essere sulla buona strada.

Sul lato europeo i risultati di Katowice delineano una situazione ben definita con un triumvirato di tre squadre che lotteranno per conquistare il titolo di campione europeo e la qualificazione al Mid-Season Brawl, il primo evento internazionale di Heroes del 2018: Dignitas, Fnatic e la scheggia impazzita Zealots. Senza dimenticare l’outsider Method, nuova realtà che ha avuto un inizio di stagione da protagonista, e il sempre possibile redivivo Team Liquid.

I veri Fnatic. Sconfitti su Heroes, i Fnatic hanno potuto festeggiare con i loro corrispettivi compagni di Counter-Strike: GO. Al termine di cinque mappe e di sette ore di gioco i FaZe, recenti secondi al Boston Major, hanno dovuto abbassare le armi un’altra volta in finale. Le due squadre arrivavano in Polonia con umori totalmente opposti. I Fnatic appena dieci giorni prima avevano ottenuto uno dei risultati peggiori di sempre durante l’evento StarSeries in Ucraina. Dall’altra i FaZe erano considerati tra i migliori team al mondo proprio in virtù della recente finale contro i Cloud9. Se i FaZe erano dunque attesi alla finale, lo stesso non si può dire dei Fnatci, nonostante sia uno dei team più vincenti della storia di CS:GO. Un orgoglio che li ha spinti a superare i propri limiti e a ritrovare compattezza in una delle finali più lunghe della storia.

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