Christian Bianchi: "Qui funziona, ma non è detto valga lo stesso per l’Italia - dice Bianchi - però vale la pena fare uno sforzo”. Per ora i cittadini sembrano apprezzare: in un Alto Adige in cui resiste l’asse Pd-Svp, a Laives il totale dei voti alla Camera per centrodestra e M5s ha superato il 50%
Mettere insieme Movimento 5 stelle e Lega: è una delle ipotesi, numeri alla mano, per la formazione di una nuova maggioranza in Parlamento. Ma finora, in tutta Italia, la missione è riuscita solamente a Christian Bianchi, sindaco di Laives, un paese di 18mila abitanti alle porte di Bolzano. “Abbiamo fatto un accordo basato su un programma di 14 punti – racconta il primo cittadino al fattoquotidiano.it – e sta andando molto bene: in due anni e mezzo abbiamo avuto opinioni ed intenti condivisi”. Forse il modello Laives potrebbe essere riproposto anche a Roma: “Qui funziona, ma non è detto valga lo stesso per l’Italia – dice Bianchi – però vale la pena fare uno sforzo”. Per ora i cittadini sembrano apprezzare: in un Alto Adige in cui resiste l’asse Pd-Svp, a Laives il totale dei voti alla Camera per centrodestra e M5s ha superato il 50%.
Il sindaco non vuole entrare nelle questioni nazionali, ma ammette che “i partiti che hanno vinto le elezioni hanno la responsabilità di trovare una soluzione per formare un governo”. Proprio come è successo a Laives dopo le elezioni del 2015, quando il candidato di centrodestra e Lega fu eletto sindaco. “Ci furono una serie di incontri per verificare la possibilità di avere un programma condiviso”, racconta Bianchi. La trattativa fu trasmessa in diretta streaming: “Il M5s propose una serie di punti, alcuni li scartai. Sugli altri stabilimmo anche i tempi di realizzazione”, spiega il sindaco. I due consiglieri 5 stelle scelsero alla fine di dare un appoggio esterno: “Mi permisero così di avere i numeri in consiglio comunale per governare. Fu una bella esperienza di cui li ringrazio”, afferma Bianchi.
Il contenuto dell’accordo fu reso pubblico, i due consiglieri pentastellati Paolo Castelli e Alberto Dell’Osbel scrissero su Facebook: “Questa è la dimostrazione che il M5s è da sempre disposto al confronto, purché si parli di programmi e non di poltrone”. I quattordici punti di quell’accordo riguardavano anche battaglie storiche del Movimento: “La riduzione del 20% dei compensi per tutta la giunta e per il presidente del consiglio, ma anche la creazione di impianti fotovoltaici e la realizzazione di tre piste ciclabili, i cui lavori sono in partenza”, spiega Bianchi. Altri punti riguardavano una serie di opere come una scuola, la piazza principale della città e la riqualificazione della sua via principale.
Al di là dei programmi firmati post-elezioni, poi però c’è l’attività di governo di tutti i giorni. “In questi due anni e mezzo non ci sono mai state difficoltà nei rapporti tra noi, il M5s e la Svp”. Anche il partito sudtirolese ha scelto infatti di entrare in coalizione con Bianchi. E in maggioranza la coesione è stata totale anche sui temi più importanti di questi ultimi anni. Innanzitutto la questione dell’aeroporto bolzanino, in cui Laives è stata capofila dei contrari. Ma anche il tema dei migranti. “Sì, pure sui migranti il M5s la pensava esattamente come noi, come la Lega e come la Svp”, racconta Bianchi. L’accordo sull’accoglienza si è basato su tre requisiti fondamentali. “A Laives ci sono 60 migranti – spiega il primo cittadino – Abbiamo scelto noi il posto e abbiamo deciso che fossero loro a svolgere mansioni come cucinare, fare la spesa e pulire. Inoltre, abbiamo stabilito che dovessero restituire qualcosa al comune: ora alcuni di loro lavano i piatti in mensa, alcuni lavorano in un cantiere comunale e altri collaborano con aziende locali”. Questa è la ricetta condivisa da Lega e M5s: “Abbiamo parlato e preso assieme una decisione”, afferma Bianchi.
I risultati del 4 marzo alle urne fanno pensare che il modello Laives porti benefici al Carroccio come ai Cinque stelle: entrambi hanno ottenuto circa cinque punti percentuali in più rispetto alla vicina Bolzano. Qui Maria Elena Boschi è uscita sconfitta. Secondo il sindaco Bianchi però, “Laives può essere un laboratorio politico soprattutto a livello provinciale, più che nazionale”. A ottobre in Alto Adige si tornerà al voto e la Svp dovrà decidere se rivedere le proprie alleanze dopo il crollo del Partito democratico: “La nostra esperienza ha dimostrato alla Svp che si può governare con il centrodestra e con il M5s”, afferma il primo cittadino. “Se si ragiona di punti e di programmi – conclude Bianchi – tutto è possibile”. Da due anni e mezzo a Laives l’accordo regge.