Il ritorno di Italo: si salvi chi può
In finale gli autori schiacciano il bottone “lacrime” perché scaraventano in studio tra gli altri il fratello di Kateryna che lei non vede da due anni e mezzo e per la prima volta ha a che fare con il cognato mai visto prima: uno parla quasi solo ucraino, l’altro quasi solo salernitano e così è tempesta di gesti. Simone invece vede arrivare i suoi amici d’infanzia di Montecosaro che – si scopre – parlano tutti come lui, cioè male: “C’hai imparato a tutti a cucina’”. Evidentemente la professoressa di italiano era già venuta a mancare, in quel momento. Tra le guest star il grande ritorno di Italo, ancora incazzato come una biscia dopo mesi, in un completo rosso che solo nei posti che frequenta lui (Saint-Tropez, St. Moritz, Porto Cervo) può passare inosservato.
Italo che dalla balconata si prepara a incenerire i finalisti con una mitragliatrice aerea. #MasterChefIt pic.twitter.com/qlQOZslPCQ
— Mario Manca (@MarioManca) 8 marzo 2018
Due ore e mezzo per i menù degustazione e tanto per capirsi Kateryna ha un po’ più di vena innovativa (vivaddio), mentre Simone si siede ancora un po’ sui sapori delle sue trattorie, pur rielaborate, contaminate e integrate, celebrate. Kateryna è agitatissima. “Non serve scapicollarsi, poi ti tagli e hai chiuso” commenta Italo, imperatore dei proverbi banali: “A volte ad andar piano si va lontano”. E Kateryna si taglia. Si ripropone il quesito antico: Italo ha sempre ragione o porta solo male?
Ma quanto ci era mancata la proverbiale saggezza (non richiesta) di #Italo? ?#Kateryna #MasterChefIt pic.twitter.com/1QX6WyBBIF
— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 8 marzo 2018