Gli episodi si riferiscono a prima che fosse condannato per abusi su minori a 8 anni e 8 mesi. Dall’esame dei 180.000 messaggi sms, delle numerose chat Whatsapp e dei diversi dialoghi su Messenger rinvenuti, gli inquirenti sono riusciti a identificare le altre vittime
A volte si presentava come un ragazzo a volte come uomo, adescava le sue vittime su Facebook e una 14enne ha subito anche violenza. Un 41enne di Modugno (Bari), già condannato per abusi su otto minori, è stato arrestato dalla Polizia Postale per adescamento di altre quindici ragazzine di età compresa fra i 10 e i 14 anni. L’uomo è in carcere da dicembre 2015 per la prima vicenda che, nel luglio 2017, gli è costata una condanna in primo grado a 8 anni e 8 mesi di reclusione.
Gli episodi si riferiscono a un periodo precedente alla sua carcerazione. Stando alle indagini della Polizia Postale, coordinate dal pm Simona Filoni, il pedofilo, utilizzando falsi account Facebook e fingendosi un adolescente di bell’aspetto, contattava le ragazzine sui social network con l’intento di instaurare rapporti affettivi e fiduciari, finendo per inviare loro filmati audio/video autoprodotti a sfondo sessuale. Per adescare le sue vittime, utilizzando differenti identità su altrettante chat, l’uomo talvolta si fingeva tale “Francesco Bho”, ragazzo innamorato e protettivo, e in altri casi si presentava come “Miki Lam”, uomo cattivo e aggressivo.
“Con una sorta di cinico gioco al rimbalzo di personalità, – spiegano gli investigatori – l’uomo entrava in contatto con le ragazzine, riuscendo a ottenerne l’incondizionata fiducia”. Dall’esame dei 180.000 messaggi sms, delle numerose chat Whatsapp e dei diversi dialoghi su Messenger rinvenuti, gli inquirenti sono riusciti a identificare le vittime le quali, sentite nella forma dell’ascolto protetto, hanno confermato quanto emerso dalle conversazioni virtuali e in un caso è stata accertata anche una violenza sessuale in danno di una ragazza poco più che quattordicenne. Al 41enne la Procura di Bari contesta i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, adescamento, corruzione di minori e violenza sessuale.