“Continueremo a trasportare le auto, ma solo dopo aver soddisfatto tutte le esigenze del trasporto pubblico. È una questione di cortesia e correttezza. Se qualcuno non può permettersi una macchina, dovrebbe andare per primo”. La versione “politically correct” di Elon Musk arriva via tweet, e tra le altre cose rivela che dentro i tunnel sotteranei progettati dalla sua società Hyperloop, dove si viaggerà ad alta velocità, ci saranno navette in grado di trasportare pedoni e ciclisti. E che anzi questi avranno la precedenza rispetto alle automobili.
Rimaniamo attesa di ulteriori sviluppi, e soprattutto di sapere come e con quali tempistiche verranno realizzate quelle “mille stazioni” di partenza e quella rete di tunnel sotto terra necessari all’implementazione del futuristico sistema di trasporto negli Stati Uniti.
Registriamo, nel frattempo, l’ennesimo volgere lo sguardo al cielo. Anzi, allo spazio: “è importante avere una base autosufficiente su Marte, perché è abbastanza lontano dalla Terra e in caso di guerra è più probabile che sopravviva rispetto a una base lunare”, ha detto l’imprenditore sudafricano fondatore di Space X nel corso dell’evento “South by Southwes”, ad Austin nel Texas. Per il quale quello delle missioni interstellari è un vero e proprio pallino, evidentemente.
Uno “sfizio” che si toglierà a metà del prossimo anno, quando il razzo Bfr partirà alla volta del Pianeta Rosso. Dove secondo lui, come detto, è fondamentale creare una base e successivamente una colonia umana. Nello scenario apocalittico che immagina per il futuro, infatti, l’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento e sarà “più pericolosa delle armi nucleari”. Magari contribuendo allo scoppio della terza guerra mondiale: in quel caso una base su Marte sarebbe l’unico modo per avere “un seme di civiltà umana da qualche altra parte, così da riportarlo indietro e abbreviare la durata delle epoche buie”. Parole e musica di Elon Musk.