Il Capo dello Stato, nel suo intervento alla consegna degli attestati d’onore di Alfiere della Repubblica a 29 ragazzi e ragazze nati tra il 1999 e il 2007, è tornato a parlare dell'importanza del sentire "le sorti comuni" per costruire un "progetto comune"
Quattro giorni dopo le elezioni aveva chiesto “responsabilità” alle forze politiche in vista della formazione di un governo. Oggi, una settimana esatta dopo il voto, il capo dello Stato Sergio Mattarella torna a parlare di “sorti comuni” e “apertura senza egoismi”. Lo fa nel suo intervento alla consegna degli attestati d’onore di Alfiere della Repubblica a 29 ragazzi e ragazze nati tra il 1999 e il 2007. Parla ai giovani, ma le sue dichiarazioni hanno un peso diverso perché pronunciate alla vigilia dell’insediamento del nuovo Parlamento e nei giorni in cui iniziano le trattative per il nuovo esecutivo. “Avete dimostrato di essere protagonisti come cittadini”, ha detto il presidente della Repubblica, “dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese e facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro, senza chiudersi nelle proprie dimensioni individuali, magari con egoismo”. Quindi ha concluso: “Io ho grande fiducia nel futuro dell’Italia e voi siete una delle ragioni di questa fiducia”.
Quest’anno è stato dedicato ampio spazio a quanti si sono impegnati per la promozione dell’ambiente, inteso sia come salvaguardia del territorio sia come sviluppo del patrimonio culturale e sociale. Accanto ai 29 attestati d’onore, il dpresidente Mattarella ha poi voluto riconoscere il merito di tre iniziative collettive assegnando loro una targa. Al termine della cerimonia, condotta da Nicola Conversa e Anna Madaro, youtuber e attori del gruppo “Nirkiop” di Taranto, è intervenuto per un breve saluto anche il presidente Mattarella.