Al primo cittadino e al direttore dei lavori viene contestata la violazione della normativa edilizia per la realizzazione del centro "in assenza del necessario permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistica". In più per la procura l’opera è stata realizzata in violazione alla normativa che ne prevede la temporaneità. L'architetto: "Grosso equivoco"
Il centro polivalente di Norcia è stato sequestrato dalla procura di Spoleto. Che ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Nicola Alemanno (Forza Italia) e l’architetto Stefano Boeri, progettista della struttura costruita in seguito all’emergenza sisma. A renderlo noto è lo stesso primo cittadino che ha ricevuto un avviso di garanzia relativo all’inchiesta. Nell’informazione investigativa compare anche il nome di Boeri, coinvolto come direttore dei lavori. A lui e al sindaco viene contestata la violazione della normativa edilizia per la realizzazione del centro “in assenza del necessario permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistica”. Il centro è stato realizzato con i fondi Un aiuto subito – terremoto centro Italia raccolti dal Corriere della sera e dal Tg di La7.
Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip di Spoleto su richiesta della procura ed è stato eseguito dai carabinieri. Nel provvedimento si sostiene che il centro polivalente è stato costruito in un’area sottoposta a tutela paesaggistica in quanto all’interno del Parco dei monti Sibillini e sito d’interesse comunitario. Viene poi contestata la deroga alla normativa per la gestione dell’emergenza post terremoto: l’opera doveva essere provvisoria, Il centro Norcia 4.0 – secondo gli investigatori – avrebbe invece carattere definitivo. Un provvedimento analogo aveva riguardato nel gennaio scorso anche il centro polivalente di Ancarano. Pure in quel caso un avviso di garanzia era stato notificato al sindaco Alemanno.
L’Anci si è schierata con Alemanno, che sta “meditando” se dimettersi e si è chiesto: “Devo chiudere le nuove scuole? Devo buttare fuori la gente dalle casette? Devo dire ai ristoratori che i ristoranti provvisori non si possono aprire? Tutte queste strutture sono realizzate con la stessa tipologia con cui è stato costruito il centro Boeri sequestrato”. “Io e tutti i sindaci italiani di ogni colore politico siamo con lui e e siamo pronti a far diventare il suo problema quello di tutti noi”, ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco. “Parlo a nome di tutti i sindaci italiani, l’ho sentito poco fa e gli ho chiesto espressamente di restare”. “Forza Italia farà quadrato – ha aggiunto dal canto suo la deputata Renata Polverini – per difendere un amministratore che non si è tirato mai indietro, che non ha cercato scappatoie o scorciatoie al duro lavoro della ricostruzione, che sta dando prova di senso di appartenenza e di capacità di programmazione”.
“Sono sereno e tranquillo. Credo che si tratti di un gigantesco equivoco“, dice Stefano Boeri. “Non so come si faccia a dire che non è temporaneo – continua l’architetto – E’ smontabile e rimontabile completamente, impianti inclusi. Mi spiace, veramente, per la popolazione che ha vissuto una vicenda drammatica e si vede privata dell’unico luogo di aggregazione sicuro. Viene usato per le scuole, per il teatro, per le sedute del Consiglio comunale”.
“C’è stato un intervento della magistratura, è giusto rispettarlo, senza alimentare polemiche inutili. Nessuno ha altro fine se non verificare se la legge è stata rispettata”, ha commentato il presidente dell’Anm Eugenio Albamonte, difendendo i magistrati di Spoleto ed esprimendo “preoccupazione” per i toni “drammatici” di politica e informazione. “Pensare che in presenza di uno stato di calamità possa venir meno il controllo di legalità vuol dire far spazio a quegli scandali della ricostruzione che il Paese ha vissuto in passato”.