L'antesignana del genere "misto" torna all'antico a 14 anni dal suo arrivo: niente spigoli, linee più morbite e raffinate, piacere di guida e motori sportivi. Il tutto condito da esclusività nei materiali e nelle finiture. Con un listino che parte da 96 mila euro
Ha dato luce alla generazione di berline-coupé, la cui ventata di novità recepita con entusiasmo dal pubblico fin dalla prima edizione della CLS del 2004, ha poi permesso di far seguire altri modelli di successo come Audi A7, BMW Gran Coupé, Volkswagen Passat CC. E dopo quattordici anni ed un’edizione intermedia, quella del 2011, oggi la berlina sportiva “made in Stoccarda” riscopre le proprie radici, tornando alle origini del suo stile.
Spariscono infatti spigoli e controspigoli delle penultime Mercedes, lasciando nuovamente spazio a linee pulite, tese e levigate che offrono impressioni di maggior dinamismo e raffinatezza. Dato che la CLS, tradizionalmente, inaugura ogni nuovo cambiamento di design della marca tedesca, sarà questa tendenza a “vestire” anche tutti i prossimi modelli. Sulle dimensioni, si resta sull’abbondante com’è giusto che sia: 4,99 metri in lunghezza. L’aerodinamica è poi raffinatissima e fa segnare un valore di Cx contenuto in appena 0,26.
Sotto il cofano ulteriori novità, con in primo piano la nuova generazione di motori sei cilindri: questa volta con architettura in linea e non più a V, quasi un “omaggio” alla rivale storica BMW. Ci sarà tempo per i confronti, ma intanto queste unità – benzina e diesel – si caratterizzano per il funzionamento particolarmente rotondo, vellutato, raffinato. Spicca in modo particolare il propulsore a gasolio, tre litri di cilindrata, proposta in due varianti di potenza: 286 cv per la 350d, ben 340 cv – record Mercedes per un diesel su un’auto di serie – per la 400d di cui disponiamo per il test, in questo caso combinata ad una coppia di 700 Nm disponibile ad appena 1200 giri e costante fino a 3200. Il cambio, peraltro l’eccellente automatico a nove rapporti, quasi non serve con un’elasticità di questo genere.
Silenzioso, docile ma potente, il “sei” in linea spinge con autorità la grande berlina sportiva tedesca, combinando gran vigore e piacevole sonorità (soffocata). Lo scatto è da sportiva pura, con i 100 km/h da fermo traguardati in scioltezza in appena 5 secondi netti. Complice l’efficacia della trazione integrale permanente 4Matic, di serie. E i consumi? In attesa di quelli più vicini alla realtà, secondo la nuova normativa europea WLTP – saranno pubblicati dall’autunno –, la CLS diesel più potente si accontenta di appena 5,6 litri/100 km nel ciclo misto.
A bordo, piacere di guida, sicurezza degli assistenti attivi e grande senso di isolamento e relax si fondono in un’esperienza avvolgente, da pura auto di lusso qual è la CLS. Con a bordo le sospensioni pneumatiche regolabili, comfort e silenzio regnano sovrani, ma tra le curve si apprezzano agilità e manovrabilità, quasi insospettabili per “tanta” berlina dal passo prossimo ai tre metri.
Quando poi ci si stufa di tenere il volante tra le mani, basta attivare il regolatore attivo di velocità (Distronic) per lasciare gran parte del controllo all’elettronica, incluso il mantenimento all’interno della carreggiata tramite il controllo attivo della sterzata. A questo proposito, i comandi sono stati finalmente spostati da dietro il volante alla razza di sinistra, di fronte al conducente. L’evoluzione del controllo include ora anche la regolazione automatica dell’andatura in prossimità delle curve o prima di rotatorie ed incroci, mentre la funzione stop&go nel traffico permette ripartenza e traiettorie automatiche anche in caso di arresto completo del veicolo, con sosta fino a 30 secondi.
L’ambiente che accoglie i passeggeri ricorda da vicino quello della Classe E per via dei due enormi schermi digitali (12,3” ciascuno) cui sono affidati cruscotto e multifunzionalità, ma l’arredo è leggermente più espressivo e sportiveggiante. Specie scegliendo finiture e rivestimenti a contrasto ed optando per illuminazioni ambiente dai toni freddi. Lo spazio è regale davanti, mentre posteriormente si paga lo scotto della linea del tetto spiovente con un agio minore nell’accessibilità, combinato ad uno spazio per la testa limitante se si è alti oltre 1,75 metri. Ma in fondo, per Mercedes la CLS è un’auto da coppia…
Mercedes CLS 400d – LA SCHEDA
Il modello: La CLS è integralmente rinnovata ed inaugura il nuovo corso stilistico della marca tedesca, che torna a riscoprire linee e forme particolarmente levigate e pulite. In questo caso, combinate ad un Cx di appena 0,26, tra i migliori della categoria.
Dimensioni: lunghezza 4,99 metri, larghezza 1,89 metri, altezza 1,44 metri.
Motore (oggetto della prova): 3.0 turbodiesel, sei cilindri in linea; potenza max 340 cv, coppia max 700 Nm a 1200-3200 giri; cambio automatico 9G-Tronic a nove rapporti; trazione integrale permanente 4Matic.
Consumi omologati nel ciclo misto: da 5,6 l/100 km.
Emissioni di CO2: 148 g/km di anidride carbonica.
Prezzo: da 96.240 euro
Ci piace: Comfort di marcia superlativo e guida dinamica di classe superiore: la CLS, a dispetto del passo di quasi tre metri, si fa condurre con grande agilità. I nuovi motori sei cilindri in linea spiccano per qualità e raffinatezza di erogazione.
Non ci piace: L’abitabilità posteriore è ridotta in caso di passeggeri più alti di 1,75 metri; per la visibilità, data la coda rastremata, serve affidarsi pressoché interamente ai sensori di parcheggio.