I carabinieri hanno sequestrato un'Audi Q5 dall'abitazione frequentata anche dal cugino del 29enne ucciso con due colpi di pistola. Da martedì anche la Finanza, come scritto dal Corriere della Sera, è al lavoro con il compito di ricostruire la storia patrimoniale della famiglia
Si concentrano in ambito famigliare le indagini sulla morte di Alessandro Neri, il 29enne ucciso a Pescara la scorsa settimana con due colpi di pistola. Nel pomeriggio i carabinieri hanno sequestrato un’automobile custodita nella villa del nonno materno e frequentata anche da un cugino della vittima che attualmente si trova all’estero. Si tratta di un’Audi Q5 e non è l’auto usata da solitamente da Neri.
Ieri, infatti, i Ris di Roma hanno analizzato la sua auto, una Fiat 500 di colore rosso trovata parcheggiata mercoledì scorso nel centro di Pescara, a circa 6 chilometri dal luogo del ritrovamento del corpo, il fosso Vallelunga, in zona San Silvestro.
Gli esperti del Ris hanno lavorato per cercare impronte e tracce biologiche. Il materiale repertato è ora al vaglio degli investigatori, per capire se possa fornire un contributo alle indagini. L’obiettivo è quello di ricostruire, anche grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza, quanto accaduto tra il momento in cui il giovane è uscito di casa, lunedì scorso, e quello del ritrovamento dell’automobile. Si indaga senza escludere nessuna pista, comprese le frequentazioni del giovane e sulla sua rete di contatti.
I carabinieri, che hanno già ascoltato più volte i genitori della vittima, continuano a sentire – in alcuni casi anche più di una volta – amici e conoscenti del ragazzo. Ma da martedì anche il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, come scritto dal Corriere della Sera, è al lavoro con il compito di ricostruire la storia patrimoniale della famiglia. Gli accertamenti vanno avanti finalizzati anche a valutare i movimenti economici del ragazzo, per capire se possano emergere elementi utili alle indagini.