Il leader del Carroccio ha sentito nella serata del 14 marzo i principali leader per cercare un'intesa sulle cariche istituzionali: "Priorità trasparenza e taglio vitalizi". Il capo politico dei 5 stelle su Facebook: "Vi racconto cosa ci siamo detti perché voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza". Oggi i colloqui tra i capigruppo grillini e gli altri partiti
La prima telefonata per parlare delle presidenze delle Camere c’è stata nella serata del 14 marzo, oggi sono iniziati i primi incontri. Dopo gli annunci e le mediazioni a mezzo stampa, sono partiti i colloqui tra i 5 stelle da una parte e le delegazioni dei partiti dall’altra. Prima Matteo Salvini ha chiamato i principali leader dei partiti politici e in particolare si è confrontato con il grillino Luigi Di Maio che ha chiesto la guida di Montecitorio, poi i capigruppo M5s sono andati a incontrare Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali e i rappresentanti del Pd (il reggente Maurizio Martina e il coordinatore della segreteria dem Lorenzo Guerini). Nel primo pomeriggio è stato il turno di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera e del leghista Giancarlo Giorgetti.
La telefonata Salvini-Di Maio
Il leader del Carroccio, nella serata del 14, ha ufficialmente comunicato di aver cominciato a muoversi per mediare in vista della scelta dei presidenti di Camera e Senato: “A nome della coalizione più votata dagli italiani”, ha dichiarato Salvini, “ho ritenuto mio dovere telefonare a Maurizio Martina, Luigi Di Maio e Pietro Grasso, per aprire un dialogo sulle presidenze delle Camere per garantire agli italiani che si perda meno tempo possibile e che si rispetti il voto del 4 marzo. Rendere più veloci e trasparenti i regolamenti, tagliare vitalizi e spese inutili sarà una nostra priorità”.
Il leader M5s, che nel pomeriggio aveva incontrato la Confcommercio a Milano, intorno alle 20 del 14 marzo ha scritto un post su Facebook per raccontare il contenuto della chiamata: “Mi fa piacere raccontarvi cosa ci siamo detti perché voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza”. Quindi ha spiegato ai suoi perché i 5 stelle vogliono Montecitorio: “Ho ricordato a Salvini”, ha scritto Di Maio, “che siamo la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l’attribuzione al Movimento della presidenza della Camera dei Deputati. Questo ci permetterà di portare avanti, a partire dall’Ufficio di Presidenza, la nostra battaglia per l’abolizione dei vitalizi e tanto altro”. Di Maio ha anche aggiunto che in giornata i capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli parleranno con le altre forze politiche, mentre non è in programma, ha specificato, un incontro con Matteo Salvini.
M5s risponde a Berlusconi: “Uomo disperato, i nostri parlamentari non sono in vendita”
Se da una parte il Carroccio sembra non disdegnare per niente un’apertura ai 5 stelle, pure per il governo, dall’altra Silvio Berlusconi ha chiuso ai grillini e addirittura ipotizzato come “migliore” un accordo su alcuni punti con il Pd. L’ex Cavaliere ha anche detto di voler convincere eventuali dissidenti 5 stelle a passare con il centrodestra. A questo hanno risposto sul Blog delle Stelle i capigruppo: “E’ un uomo disperato”, si legge nel post a firma Grillo e Toninelli. “Sa, e lo ha ammesso, che se si dovesse tornare a votare questa volta il Movimento 5 stelle prenderebbe il 40% e questo lo terrorizza. Per questo sta già cercando di fare campagna acquisti presso gli altri gruppi parlamentari. All’ex premier diciamo subito una cosa: i nostri parlamentari non sono in vendita”. Hanno quindi ricordato che, tra le proposte M5s, c’è l’istituzione del “vincolo di mandato” per evitare proprio “i cambi di casacca e i voltagabbana”.
Grillo: “Io mollare? Come potrei”
I 5 stelle procedono con i loro rappresentanti in Parlamento, mentre il garante Beppe Grillo resta defilato nel nuovo ruolo che si è scelto. E dalle colonne del suo blog, ora separato da quello del gruppo parlamentare, oggi ha scelto di scrivere un post per ringraziare i suoi sostenitori: “Mollare? Come potrei?!”, si legge. “Ogni giorno mi arrivano così tante email che se per ogni messaggio ricevessi un euro, belin, sarei milionario”. E ancora: “Grazie a chi mi scrive per dirmi semplicemente ‘grazie’. Grazie a chi lo fa dall’Italia e a chi mi scrive dall’Estero, a chi ha cercato oltre i confini una rivalsa che questa nazione non gli ha saputo donare. Grazie a chi mi racconta i propri pensieri, anche con poche parole. Grazie a chi mi spinge a non mollare (come potrei?!), chi mi dà consigli, invia segnalazioni, chi si ravvede e si complimenta. Grazie anche a chi mi offende perché non ama il mio modo irruente, vaffanculino a te!”.