UN AMORE SOPRA LE RIGHE di Nicolas Bedos. Con Doria Tillier, Nicolas Bedos, Denis Podalydès. Francia 2017. Durata 117’ Voto 3/5 (DT)
Al funerale dello scrittore Victor Adelman, un giornalista è pronto a raccogliere da sua moglie Sarah le memorie di 45 anni di vita di coppia. Un lungo flashback dal 1971 fino ai giorni nostri, suddiviso in capitoletti, ci mostra l’ascesa dal nulla del capellone Victor fino al premio Goncourt, l’apice della carriera letteraria, le crisi, gli insuccessi, ma soprattutto la passione, i tradimenti, le separazioni e le riconciliazioni tra lui e Sara che da brutto anatroccolo si fa donna affascinante e matura. Travolgente cavalcata per quattro decenni dall’umorismo spregiudicato, cinico e dissacrante in cui si mettono alla berlina la psicanalisi, gli intellettuali progressisti francesi, l’ebraismo pregiudizialmente e culturalmente superiore, handicappati e minoranze. Inoltre ci sono quintali di battute e considerazioni schiette sulla sessualità di coppia negli anni che passano, per un testo che mescola il minimale con il globale, l’intimo con il politico. I due attori protagonisti vengono truccati per far mostrare il tempo che passa e un po’ nell’ultima mezz’ora il film perde di tono e verve. Ci sono però quattro, cinque sequenze comiche esilaranti che lasciano il segno. La migliore è quella con il povero psicanalista sul letto di morte ammorbato anche lì dall’implacabile Victor che prova a farsi analizzare: “Sono trent’anni che ascolto le sue storie, mi lasci morire in pace. Crede di essere originale, invece lei è di una banalità tremenda, se fosse uno schizofrenico potremmo discuterne, ma così sia gentile non mi rompa le scatole”.