Le indagini della polizia municipale, coordinate dal sostituto procuratore Giulia Stignani, si sono avvalse delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza per incastrare il giovane
“Sei carino”. E ancora, di più: “Ti vorrei mio, ti amo”. Le frasi d’amore che da qualche tempo erano comparse sui muri di alcuni palazzi del centro storico di Reggio Emilia non sono l’opera di qualche ragazza follemente innamorata, bensì di un writer “narciso”, che ha scritto apprezzamenti rivolti a sé stesso spacciandoli per l’opera di alcune spasimanti.
Si tratta di un 27enne di origini azere che è stato denunciato dalla polizia municipale con l’accusa di aver deturpato diversi edifici storici. Le indagini della polizia municipale, coordinate dal sostituto procuratore Giulia Stignani, si sono avvalse delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza per incastrare il giovane, ripreso mentre imbrattava i muri.
L’azero, convocato in caserma, ha ammesso le proprie responsabilità dopo che gli inquirenti hanno anche trovato la giacca rossa indossata da lui indossata durante i raid con la bomboletta spray. Il giovane dovrà ora provvedere a ripulire i muri imbrattati.