Mariam Moustafa era un autobus in compagnia di un amico quando, il 20 febbraio scorso, è stata picchiata da 8-10 ragazze. L'ipotesi è che il movente sia odio razziale. La ragazza era nata e cresciuta a Ostia, e si era trasferita in Inghilterra con la famiglia da 4 anni
Una 18enne romana di origini egiziane è morta a Nottingham, in Inghilterra, dopo tre settimane di coma a causa dei calci e dei pugni subiti da una baby gang di ragazze. Mariam Moustafa si trovava su un autobus in compagnia di un amico quando, il 20 febbraio scorso, è stata picchiata da 8-10 coetanee. L’aggressione è stata ripresa in un video diffuso in rete, in cui si vedono l’amico e anche l’autista del bus tentare invano di difendere Mariam dalle bulle. Proprio quel giorno aveva saputo di essere stata ammessa alla facoltà di Ingegneria. Portata in ospedale, è stata dimessa dopo qualche ora, nonostante dicesse di stare molto male. La mattina dopo le sue condizioni sono precipitate ed è andata in coma.
Le bulle l’avevano presa di mira da tempo: già nell’agosto scorso infatti, Mariam aveva subito un’episodio simile mentre si trovava in un parco assieme alla sorella. L’ipotesi è che a scatenare la violenza delle bulle siano pregiudizi razziali. A darne notizia è la trasmissione Le Iene, che domenica trasmetterà un’inchiesta dedicata alla vicenda. Mariam era nata in Italia e cresciuta a Ostia, e si era trasferita in Inghilterra con la famiglia da 4 anni. La polizia di Nottinghamshire, secondo quanto riportato dal Sun, conferma il pestaggio ed è al lavoro per identificare tutte le responsabili. Secondo uno zio della vittima, due delle ragazze responsabili del pestaggio avrebbero aggredito Mariam e sua sorella Malak anche lo scorso anno. Una ragazza di 17 anni sarebbe stata arrestata con l’accusa di lesioni e rilasciata su cauzione.