Botta e risposta vivace a Otto e Mezzo (La7) tra Laura Ravetto, deputata di Forza Italia, e Michela Marzano, filosofa ed ex deputata Pd. Quest’ultima definisce Berlusconi “qualcosa che ci siamo lasciati alle spalle” e aggiunge: “Le conseguenze del berlusconismo si continuano a vedere, questi risultati elettorali sono la diretta conseguenza di 20 anni di Berlusconi, ma credo si possa parlare di lui al passato”. Non ci sta Ravetto, che obietta: “L’ex collega del Pd, anziché criticare Berlusconi, dovrebbe guardare di più nella sua area. Noi ci siamo presentati come Forza Italia e nel simbolo del partito abbiamo scritto “Presidente Silvio Berlusconi”, proprio perché chi sostiene Fi sostiene Berlusconi. Abbiamo purtroppo scontato due elementi: innanzitutto il presidente Berlusconi non era candidabile” – spiega – “Dall’analisi dei sondaggi, abbiamo stimato che ci sono mancati tra i 3 e i 4 punti percentuali perché il nostro elettorato giustamente ha compreso che il presidente Berlusconi non era nel pieno dei suoi diritti. E’ sbagliato parlare di Berlusconi, perché lo dicono gli elettori e i numeri”. Marzano replica: “Al di là della sua candidabilità, a me interessa l’aspetto filosofico e culturale della questione rispetto ai semplici risultati elettorali. Berlusconi non sente più, cioè non ha più quella capacità di interpretare ciò che il popolo italiano vuole sentirsi dire in questo momento, si è distaccato dalla realtà. E non dico questo per difendere quello che fu il mio gruppo parlamentare, da cui sono uscita da ben più di due anni” – continua – “ma c’è un distacco dalla realtà, lo stesso che rimprovero al Pd, a Renzi e a una certa classe dirigente, che non sono stati più capaci di ascoltare. Quindi, ribadisco che l’era di Berlusconi è definitivamente finita. E non c’entra nulla la sua incandidabilità. Lui è un uomo del passato”. Ma Ravetto ribatte: “Nell’ultima campagna elettorale Berlusconi è stato l’unico elemento di novità ed è l’unico veramente vicino alle persone”
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