L'idea di uno dei sopravvissuti, Enrico Pieri, che ai tempi dell'eccidio aveva 10 anni. Il primo incontro tra Comune, Farnesina e ambasciata tedesca nei prossimi giorni
Un Ostello della Pace nella casa in cui le SS massacrarono la sua famiglia. E’ quello che potrebbe nascere, con il contributo finanziario della Germania, a Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, grazie alla generosità di Enrico Pieri, 84 anni. Pieri è sopravvissuto, all’età di 10, a uno dei massacri nazifascisti più efferati della seconda guerra mondiale. Berlino fa molta fatica a far condannare i suoi ex militari ritenuti colpevoli dai tribunali per le stragi sul territorio italiano, ma ora si dice pronta – attraverso la voce dell’ambasciata di Roma – a collaborare nella spesa per questa iniziativa.
La casa dove le SS massacrarono la sua famiglia
Oggi è tutto come allora, ai Franchi, come si chiama la località formata da una manciata di case, tra cui la sua. Il muro bruciato, il pavimento di assi di legno, ormai sfondato in alcuni punti; la stalla, dalla quale le SS presero il fieno e lo buttarono sui corpi, per bruciarli con il lanciafiamme. Enrico, ammutolito, come sarebbe stato per giorni, assistette all’inferno dal sottoscala: grazie a quel nascondiglio, dove fu trascinato dalla sua vicina di casa, scampò alle SS. Ma, nonostante la vita da operaio in Svizzera, il matrimonio nel 1962, un figlio, il ritorno in Versilia con la pensione, la sua mente è rimasta a quel giorno, a quella cucina, a quelle grida. Per sempre.
Un ostello per i giovani che visitano Sant’Anna
Così Enrico vuole donare al Parco della Pace le sue case ai Franchi, perché ne facciano, entro breve tempo, un Ostello della gioventù. “I lavori devono essere fatti entro quattro o cinque anni” dice Pieri, presidente dell’associazione Martiri e già Medaglia al merito della Repubblica Federale di Germania per il suo impegno con i giovani. Ne incontra a migliaia, a Sant’Anna, perché conoscano la storia e stiano lontani dal nazionalismo.
La donazione è ancora da formalizzare, ma la Germania ha già dimostrato interesse e potrebbe metterci una parte dei soldi per la ristrutturazione, non ancora quantificati. “Abbiamo parlato con l’ambasciata di Germania a Roma e nella prima metà di marzo ci sarà un incontro” fanno sapere dal Comune di Stazzema. “Attendiamo con interesse la domanda di progetto – spiegano dall’ambasciata tedesca a ilfatto.it – L’esame della richiesta avviene unitamente alla Farnesina, è la procedura normale per tutte le domande riguardanti il Fondo per il Futuro, un fondo italo-tedesco che appoggia molto concretamente le iniziative per prevenire l’odio. Siamo grati a tutte le iniziative che vanno a rinforzare il lavoro di memoria. Con il Fondo, a Sant’Anna di Stazzema, stiamo già sostenendo la splendida iniziativa dell’Organo della Pace”.
I tedeschi amici di Sant’Anna di Stazzema