Respinto dalla Cassazione il ricorso di don Giampiero Peschiulli, condannato in primo e secondo grado per aver abusato di due minori. Al parroco, smascherato da Le Iene, non sono state concesse le attenuanti generiche perché nel corso del processo ha tenuto "un comportamento non collaborativo"
Abusò di due chierichetti di 14 anni e, ora che la sentenza è definitiva, per lui si sono aperte le porte del carcere. Don Giampiero Peschiulli, parroco brindisino, è stato trasferito in cella dopo che il suo ricorso in Cassazione è stato respinto. Lì dovrà scontare una pena a 3 anni e 8 mesi, salvo che non venga accertata l’incompatibilità tra le sue condizioni di salute e la reclusione nella struttura penitenziaria.
Il caso fu sollevato dalla trasmissione televisiva Le Iene nel 2015, poi don Peschiulli venne arrestato ed è stato condannato con rito abbreviato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, che aumentò di 4 mesi la richiesta del pm Giuseppe De Nozza. La pena è stato poi confermata dalla Corte d’Appello di Lecce.
Secondo i giudici di secondo grado, gli atti sessuali “sono consistiti nel dare al ragazzo baci sulle guance, nel farsi baciare da lui sulla stessa guancia”. Inoltre, stando alla sentenza, don Peschiulli accarezzava “le braccia e le gambe” e infilava “la sua mano nei pantaloni”.
Al parroco non sono state concesse le attenuanti generiche perché nel corso del processo ha tenuto “un comportamento non collaborativo“. Davanti al gup, il 77enne sostenne che aveva solo dimostrato il proprio affetto ai due minorenni.