Il mercato immobiliare non segue l’evoluzione delle famiglie italiane: case troppo grandi rispetto all’esigenza crescente di monolocali.
Ormai oltre il 50% dei nuclei familiari italiani è composto da 1 o 2 persone, una realtà ormai così affermata che dovrebbe trovare un mercato immobiliare preparato ad accoglierla con un’offerta adeguata. Così non sembra essere, infatti secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it, solo una percentuale poco al di sopra del 20% delle abitazioni in vendita, disporrebbe di una sola camera da letto.
Oggi un appartamento costituito da tre o addirittura più stanze non è attraente agli occhi di un eventuale acquirente: un tempo avere una casa grande era un vanto e anche un obbligo visto il numero medio di componenti di una famiglia. Oggi, invece, mantenere una casa eccessivamente ampia viene visto solo come un’ulteriore spesa e non un investimento.
Ma dove, in Italia, la domanda si riesce a incrociare meglio con l’offerta? Stando ai risultati ottenuti sovrapponendo gli annunci di vendita con la composizione media dei nuclei familiari regione per regione e la ripartizione dei tagli, il quadro d’insieme è il seguente: Milano è la città che meglio risponde alle esigenze di un mercato single, dove circa il 44% delle abitazioni proposte in vendita risulta essere un bilocale o un monolocale.
Nella classifica generale, al secondo posto si trova Aosta che segue il capoluogo meneghino con il 32% di abitazioni di piccole dimensioni in vendita.
Analizzando la situazione nel resto della Penisola si evidenzia come a Palermo e Catanzaro questa percentuale scenda ancora di più, rispettivamente il 18% e il 15% di monolocali in vendita. Un dato scontato visto che gli immobili al sud sono stati sempre piuttosto ampi.
Invece Genova sale sul podio per avere la più considerevole concentrazione di abitazioni molto grandi in vendita.