È stata condannata alla sanzione della censura la pm di Trani, Simona Merra, per non essersi astenuta subito dall’indagine sullo scontro tra treni avvenuto tra Andria e Corato nel luglio 2016. Il sostitutore procuratore lasciò l’inchiesta sul disastro ferroviario che provocò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 50 solo in seguito alle polemiche scoppiate dopo la pubblicazione di una foto che la ritraeva ad una festa estiva, mentre sorridente accettava un bacio simulato al piede dall’avvocato Leonardo De Cesare, difensore del capostazione Vito Piccarreta, indagato per l’incidente.

La Sezione disciplinare del Csm l’ha condannata proprio per per non essersi astenuta dall’inizio nonostante il rapporto di amicizia con il legale e per avere, con una dichiarazione alla stampa, liquidato come “pettegolezzi e chiacchiericcio da mercato” le riserve espresse dai parenti delle vittime dopo la pubblicazione di quella e altre foto, violando così il dovere di correttezza verso le parti processuali. La condanna – che ha accolto la richiesta della procura generale della Cassazione – riguarda anche la mancata astensione in altri procedimenti dove il difensore era l’avvocato De Cesare.

All’epoca, la pm spiegò che lo scatto risaliva “a luglio del 2013” e precisò di aver “avuto una conoscenza limitata” a quel periodo “con l’avvocato De Cesare”. Merra ricordò inoltre che erano a una festa e durante un gioco fatto alla presenza degli altri invitati lei era stata schizzata con acqua e l’avvocato le stava solo chiedendo scusa.

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