“Ho una cassaforte piena di documenti riservati”. Così rivela Francesca Chaouqui, il ‘corvo dello scandalo Vatileaks2, alla giornalista Francesca Fagnani ospite di ‘Belve’, in onda mercoledì 21 marzo alle 23,30 su Nove. “Le carte segrete sono la sua assicurazione sulla vita?”, incalza la conduttrice. “No, le informazioni che conosco a memoria sono la mia assicurazione sulla vita”, risponde. “C’è chi racconta che lei, che non dovrebbe neanche avvicinarsi alle mura vaticane, sia stata vista entrare e uscire di recente. Lei sta lavorando ancora con il Vaticano?” – chiede la giornalista – “Da quel mondo non si esce mai…”, afferma l’ex commissario pontificio. “Perché il coltello dalla parte del manico ce lo ha lei?”, incalza la Fagnani. “Non è una questione di coltello, è una questione di cuore“, dichiara la lobbista, arrestata il 31 ottobre 2015 col monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda. L’accusa? Aver passato documenti segreti ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Epilogo inglorioso di una carriera fulminea. Dalla provincia di Cosenza, la Chaouqui ha spiccato il volo verso la Commissione Pontificia per lo studio dei problemi economici, a soli 30 anni. Doveva contribuire al risanamento delle finanze vaticane, invece è stata condannata a 10 mesi di reclusione dalla giustizia pontificia. Con la pena sospesa, Francesca Chaouqui continua a frequentare le stanze porporate.
Nella stessa puntata, sarà ospite di Belve anche Alessandra Mussolini, europarlamentare, politica del centrodestra con una spiccata passione per risse televisive, che ha dichiarato a Belve di non aver perdonato il marito rimasto coinvolto nel 2015 nella vicenda delle baby squillo dei Parioli (’ex esponente della Guardia di Finanza ha patteggiato una pena a un anno di reclusione e una multa di 1800 euro). Due personaggi, la Mussolini e la Chaouqui, diversissimi tra loro, ma entrambe rientranti nella categoria “belve”, donne straordinarie che mostrano senza filtri, i lati più volitivi del proprio carattere. Donne che hanno conquistato il proprio spazio nella società, in alcuni casi nella Storia, non certo per una quota rosa che spettava loro, ma perché hanno scelto di occupare quel posto con le unghie e con i denti, con la forza e l’intelligenza volta al bene, ma in alcuni casi anche al male o peggio al crimine. Sono donne che non è necessario amare, ma che vale la pena ascoltare perché nel vissuto di ogni singola donna che ha accettato di raccontarsi c’è una rappresentazione del mondo che loro stesse hanno contribuito a creare.
“Belve” (otto episodi da 30’ in cui vedremo oltre a Annamaria Bernardini De Pace e Adriana Faranda, Alessandra Mussolini e Francesca Immacolata Chaouqui, anche Giuliana de Sio, Marina Cicogna, la criminologa Roberta Bruzzone, l’ex camorrista Caterina Pinto) è una serie originale prodotta da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.
TVLoft - 21 Marzo 2018
Belve, Francesca Chaouqui: “Vaticano? Ho una cassaforte piena di documenti riservati. Non possono liberarsi di me”
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“Ho una cassaforte piena di documenti riservati”. Così rivela Francesca Chaouqui, il ‘corvo dello scandalo Vatileaks2, alla giornalista Francesca Fagnani ospite di ‘Belve’, in onda mercoledì 21 marzo alle 23,30 su Nove. “Le carte segrete sono la sua assicurazione sulla vita?”, incalza la conduttrice. “No, le informazioni che conosco a memoria sono la mia assicurazione sulla vita”, risponde. “C’è chi racconta che lei, che non dovrebbe neanche avvicinarsi alle mura vaticane, sia stata vista entrare e uscire di recente. Lei sta lavorando ancora con il Vaticano?” – chiede la giornalista – “Da quel mondo non si esce mai…”, afferma l’ex commissario pontificio. “Perché il coltello dalla parte del manico ce lo ha lei?”, incalza la Fagnani. “Non è una questione di coltello, è una questione di cuore“, dichiara la lobbista, arrestata il 31 ottobre 2015 col monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda. L’accusa? Aver passato documenti segreti ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Epilogo inglorioso di una carriera fulminea. Dalla provincia di Cosenza, la Chaouqui ha spiccato il volo verso la Commissione Pontificia per lo studio dei problemi economici, a soli 30 anni. Doveva contribuire al risanamento delle finanze vaticane, invece è stata condannata a 10 mesi di reclusione dalla giustizia pontificia. Con la pena sospesa, Francesca Chaouqui continua a frequentare le stanze porporate.
Nella stessa puntata, sarà ospite di Belve anche Alessandra Mussolini, europarlamentare, politica del centrodestra con una spiccata passione per risse televisive, che ha dichiarato a Belve di non aver perdonato il marito rimasto coinvolto nel 2015 nella vicenda delle baby squillo dei Parioli (’ex esponente della Guardia di Finanza ha patteggiato una pena a un anno di reclusione e una multa di 1800 euro). Due personaggi, la Mussolini e la Chaouqui, diversissimi tra loro, ma entrambe rientranti nella categoria “belve”, donne straordinarie che mostrano senza filtri, i lati più volitivi del proprio carattere. Donne che hanno conquistato il proprio spazio nella società, in alcuni casi nella Storia, non certo per una quota rosa che spettava loro, ma perché hanno scelto di occupare quel posto con le unghie e con i denti, con la forza e l’intelligenza volta al bene, ma in alcuni casi anche al male o peggio al crimine. Sono donne che non è necessario amare, ma che vale la pena ascoltare perché nel vissuto di ogni singola donna che ha accettato di raccontarsi c’è una rappresentazione del mondo che loro stesse hanno contribuito a creare.
“Belve” (otto episodi da 30’ in cui vedremo oltre a Annamaria Bernardini De Pace e Adriana Faranda, Alessandra Mussolini e Francesca Immacolata Chaouqui, anche Giuliana de Sio, Marina Cicogna, la criminologa Roberta Bruzzone, l’ex camorrista Caterina Pinto) è una serie originale prodotta da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).