Il monumento dedicato alle vittime via Fani a Roma è stato nuovamente imbrattato. Sulla lapide dedicata ai cinque uomini di scorta assassinati nel giorno del rapimento di Aldo Moro, del quale è ricorso il quarantennale pochi giorni fa, nella notte è comparsa la sigla delle Brigate Rosse, scritta con della vernice rossa.
Ad accorgersi di quanto accaduto è stata una pattuglia della stazione dei carabinieri di Monte Mario. Un mese fa la base di cemento della lapide commemorativa di Aldo Moro e la sua scorta era già stata sfregiata con una svastica disegnata a spray e la scritta “A morte le guardie”.
“Solo pochi giorni fa era stato inaugurato il monumento per onorare la memoria di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi, Giulio Rivera caduti in via Fani il 16 marzo 1978, ed è purtroppo sorprendente che dopo le dichiarazioni della brigatista Balzerani un nuovo oltraggio infanghi la memoria delle vittime”, afferma in una nota i familiari degli uomini della scorta di Moro.
“Non è un episodio da sottovalutare – osserva il loro legale Valter Biscotti – in quanto dai processi ultimi alle BR, ed in particolare agli omicidi Petri, Biagi e D’Antona, si evince che non tutti i brigatisti furono catturati e che qualche spezzone sia rimasto nel silenzio operativo. Ecco perché non bisogna mai abbassare la guardia ritenendo il fenomeno brigatista una cosa del passato”.