HOSTILES – OSTILI di Scott Cooper, con Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi. USA 2017. Durata: 127’. Voto 3/5 (AMP)

Nel 1892 la frontiera è quasi ormai scoperta, conquistata e abitata. I nativi hanno versato il loro sangue in una causa persa, gli yankee si apprestano a “entrare” nel nuovo secolo senza comprendere, forse, di essere al tramonto di un’era. In tal contesto temporale e nello spazio della wilderness del New Mexico, il capitano Blocker deve “scortare” il vecchio capo degli Cheyenne nel natio Montana, ove malato morirà e sarà sepolto. Per quanto riluttante, l’ufficiale americano deve eseguire l’ordine e inizia così un cammino lunghissimo che incontrerà ogni sorta di ostacoli ma anche figure stoiche come la vedova Quaid. Fra i western crepuscolari Hostiles si propone di accentuare il taglio di denuncia assoluta della guerre, di allora come di oggi. Per farlo costruisce i suoi protagonisti sul carattere antieroico,  scevri da obiettivi da raggiungere se non la sopravvivenza o la morte in pace. Nella maestosità paesaggistica trovano dunque forma  perfetta la solitudine, il sentimento del lutto, la disperazione tacita e rassegnata. E se la frontiera “fisica” non ha più senso di esistere, ce l’ha quella spirituale e psicologica di ciascuno degli individui, attraversati dai fantasmi di un passato che li abita, incapaci di guardare oltre, appunto. Road movie da fin-de-siecle che incontra il western dell’anima, Hostiles resta purtroppo solo nelle potenzialità  di un’opera memorabile: il motivo è un’evidente carenza di capacità drammaturgiche (e alle volte di ritmo stesso) che l’avrebbero fatto lievitare verso territori forse inesplorati.