C’è un nuovo capitolo nella saga della signora Marisa Arcuri, la funzionaria Inps di Crotone entrata in rotta di collisione con il proprio ente per aver pervicacemente chiesto ai superiori se la dirigente cui era sottoposta avesse mai superato un concorso per l’accesso nei ruoli dirigenziali pubblici. Vicenda lunga, travagliata e complessa che ha visto due donne e due dipendenti della stessa società pubblica farsi la guerra per anni, in sede civile e penale, con conseguenze pesanti sulle rispettive attività lavorative e vite private. Specie per la funzionaria che, come raccontato dal fattoquotidiano.it, in ultimo era arrivata a denunciare se stessa davanti a un giudice per l’inattività forzata cui era costretta: “da cinque anni percepisco lo stipendio per non far nulla”. Le novità sono che la dipendente col pallino delle regole ha ricevuto la terza contestazione disciplinare dall’Inps, dopo quella pervenuta in seguito a un servizio delle Iene che ne raccoglieva ancora la denuncia. E poco importa se una sentenza della Corte d’Appello di Crotone, giusto un anno fa, la sollevava da analoga contestazione rilevando che la condotta della dipendente era tutt’altro che censurabile, ma al contrario “espressiva di quei generali doveri di cura del pubblico interesse cui i lavoratori pubblici dovrebbero sempre conformarsi”. Il disciplinare è stato subito impugnato dal legale della funzionaria mentre nel frattempo quello della dirigente i cui titoli erano messi in dubbio ha inoltrato una formale diffida all’autore degli articoli e al fattoquotidiano.it con intimazione a “volervi astenere dal compiere ulteriori atti diffamatori in danno della mia assistita”. Riportiamo integralmente la lettera di rettifica alla quale rispondiamo punto per punto, a beneficio soprattutto del lettore.
La rettifica
“La ricostruzione dei fatti contenuta nei Vostri articoli del 29/11/2017 e 20/03/2018 è del tutto inveritiera, fantasiosa, parziale e suggestiva ed, in quanto tale, si appalesa denigratoria e diffamatoria nei confronti della dott.ssa Alessandra Infante. La piena legittimità delle vicende concernenti la carriera lavorativa della mia assistita, ivi compreso il superamento della procedura concorsuale, è stata reiteratamente verificata con esito positivo dalle diverse Autorità Amministrative via via investite della questione (CO.PRO.S.S. di Crotone, M.E.F., I.N.P.S., Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ispettorato della Funzione Pubblica, A.N.A.C., Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione etc.) ed i relativi provvedimenti restano a Vostra disposizione presso il mio studio. Inoltre, con riferimento alle condotte asseritamente fraudolente poste in essere dalla mia assistita per usurpare la qualifica di dirigente, Vi rappresento l’esistenza di ben due procedimenti penali (compreso quello nel quale l’informativa della Guardia di Finanza di Crotone tanto reclamizzata era stata depositata) archiviati dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, su richiesta del P.M. e nonostante l’opposizione della querelante sig.ra Arcuri. A ciò si aggiunga che l’archiviazione è stata confermata dalla Suprema Corte di Cassazione. Anche con riferimento a tali procedimenti, i relativi atti restano a Vostra disposizione presso il mio studio. In ultimo, per mera completezza, si rappresenta la totale estraneità della dott.ssa Infante, ad oggi in servizio presso la Direzione Regionale I.N.P.S. Calabria, rispetto alle dinamiche interne al rapporto di lavoro in essere tra la sig.ra Arcuri e l’I.N.P.S., peraltro tuttora oggetto di vaglio giudiziario da parte del competente Giudice del Lavoro”. (Avv. Gianluca Scaramuzza, 21/03/2018)
La replica dell’autore Thomas Mackinson
1) Era così estranea alle nostre intenzioni diffamare la sua cliente che il suo nome non è stato neppure riportato negli articoli, di tal che esso diventa noto, solo a seguito della pubblicazione della rettifica, così come la circostanza che da anni lavori presso altro ente, non inserita nell’articolo perché per noi inifluente.
2) La documentazione menzionata, che non annovera la pubblicazione in GU del bando di concorso e la relativa graduatoria che ha visto la Dott.ssa Infante vincitrice, la sola utile a dirimere la questione, non certifica affatto che l’assunzione della sua cliente nei ruoli del pubblico impiego sia avvenuta tramite concorso pubblico, come impone la legge (art. 28 Dlgs 165/2001) a garanzia del principio costituzionale affermato dall’art. 97, comma 4, della Carta fondamentale. La stessa nota dell’Ispettorato della funzione pubblica citata rimarca che “il pubblico concorso rappresenta l’ordinaria modalità di accesso presso le pubbliche amministrazioni”. La serie di pareri, generata dal caso in oggetto, concorre semmai a definire ex post la regolarità di una procedura, diversa dall’accesso per pubblico concorso, non prevista dalla legge e che ha consentito a personale sprovvisto di titolo abilitativo di transitare nei ruoli della P.A., tramite procedure di mobilità interna eludendo la regola del pubblico concorso. Nel caso specifico, infatti, si è trattato di una procedura di mobilità interna (ex RT. 30, D. Lgs. n. 165/01) da un consorzio di servizi con natura giuridica di “ente pubblico economico” ad una amministrazione pubblica a tutti gli effetti (Mef prima e poi Inps). Detti pareri non sarebbero stati, peraltro, necessari qualora la dirigente avesse esibito la documentazione necessaria che, ove esistente, pubblicheremo, se ci sarà inviata.
3) Ricordiamo, nel frattempo, a proposito dell’art. 97 Cost. che è nullo, per violazione di tale norma imperativa, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato da un ente o società, a totale partecipazione pubblica che svolge servizi locali, senza selezione a evidenza pubblica. In particolare, il Giudice di merito ha dichiarato la legittimità del recesso e del conseguente licenziamento, intimato da una società comunale a un dipendente, assunto con qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Lo stesso orientamento è stato ribadito dalla Cassazione con sentenza n.4897/2018 che ha ulteriormente statuito come l’assunzione nelle società partecipate è nulla senza regole concorsuali adeguate. Giova quindi segnalare che la questione specifica è così poco pacifica che, ancora in data 8 marzo 2018, la Federazione del Pubblico Impiego (DirPubblica) è tornata a chiedere chiarimenti all’Inps (alleghiamo la richiesta protocollata).
4) Mai negli articoli rettificati è stata menzionata l’esistenza di asserite “condotte fraudolente”, invece così definite in un verbale della Guardia di Finanza, dichiarato inutilizzabile in ambito processuale, ma cionondimeno indicativo dei passaggi dubbi che hanno connotato l’assunzione nei ruoli della P.A. della Dott.ssa Infante. Quanto alle archiviazioni citate, giova menzionare per completezza anche quella della denuncia della sua cliente per calunnia e diffamazione a carico Marisa Arcuri che il Gip del Tribunale di Crotone ha archiviato l’anno scorso e precisamente il 18 luglio 2017.
5) Ultimo punto: la circostanza per cui la Dott.ssa Infante sarebbe l’ispiratrice delle contestazioni disciplinari mosse dall’ente alla sig.ra Arcuri non è contenuta negli articoli e neppure nella titolazione. Non viene evocata neppure per “suggestione”. Tale contestazione è palesemente falsa.
Giustizia & Impunità
Inps, terzo disciplinare per la funzionaria col pallino delle regole. La diffida dei legali dell’ex capo, la replica del Fatto.it
Per anni chiede di sapere se il proprio superiore avesse i titoli per l’accesso nei ruoli dirigenziali pubblici. Alla fine il concorso non salta fuori ma la dipendente subisce il terzo disciplinare da parte del suo ente nonostante il precedente fosse stato annullato dal tribunale un anno fa, riconoscendo la sua condotta come esemplare. E mentre l'Inps tira dritto, l'avvocato della dirigente dai dubbi titoli diffida il fattoquotidiano.it
C’è un nuovo capitolo nella saga della signora Marisa Arcuri, la funzionaria Inps di Crotone entrata in rotta di collisione con il proprio ente per aver pervicacemente chiesto ai superiori se la dirigente cui era sottoposta avesse mai superato un concorso per l’accesso nei ruoli dirigenziali pubblici. Vicenda lunga, travagliata e complessa che ha visto due donne e due dipendenti della stessa società pubblica farsi la guerra per anni, in sede civile e penale, con conseguenze pesanti sulle rispettive attività lavorative e vite private. Specie per la funzionaria che, come raccontato dal fattoquotidiano.it, in ultimo era arrivata a denunciare se stessa davanti a un giudice per l’inattività forzata cui era costretta: “da cinque anni percepisco lo stipendio per non far nulla”. Le novità sono che la dipendente col pallino delle regole ha ricevuto la terza contestazione disciplinare dall’Inps, dopo quella pervenuta in seguito a un servizio delle Iene che ne raccoglieva ancora la denuncia. E poco importa se una sentenza della Corte d’Appello di Crotone, giusto un anno fa, la sollevava da analoga contestazione rilevando che la condotta della dipendente era tutt’altro che censurabile, ma al contrario “espressiva di quei generali doveri di cura del pubblico interesse cui i lavoratori pubblici dovrebbero sempre conformarsi”. Il disciplinare è stato subito impugnato dal legale della funzionaria mentre nel frattempo quello della dirigente i cui titoli erano messi in dubbio ha inoltrato una formale diffida all’autore degli articoli e al fattoquotidiano.it con intimazione a “volervi astenere dal compiere ulteriori atti diffamatori in danno della mia assistita”. Riportiamo integralmente la lettera di rettifica alla quale rispondiamo punto per punto, a beneficio soprattutto del lettore.
La rettifica
“La ricostruzione dei fatti contenuta nei Vostri articoli del 29/11/2017 e 20/03/2018 è del tutto inveritiera, fantasiosa, parziale e suggestiva ed, in quanto tale, si appalesa denigratoria e diffamatoria nei confronti della dott.ssa Alessandra Infante. La piena legittimità delle vicende concernenti la carriera lavorativa della mia assistita, ivi compreso il superamento della procedura concorsuale, è stata reiteratamente verificata con esito positivo dalle diverse Autorità Amministrative via via investite della questione (CO.PRO.S.S. di Crotone, M.E.F., I.N.P.S., Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ispettorato della Funzione Pubblica, A.N.A.C., Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione etc.) ed i relativi provvedimenti restano a Vostra disposizione presso il mio studio. Inoltre, con riferimento alle condotte asseritamente fraudolente poste in essere dalla mia assistita per usurpare la qualifica di dirigente, Vi rappresento l’esistenza di ben due procedimenti penali (compreso quello nel quale l’informativa della Guardia di Finanza di Crotone tanto reclamizzata era stata depositata) archiviati dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, su richiesta del P.M. e nonostante l’opposizione della querelante sig.ra Arcuri. A ciò si aggiunga che l’archiviazione è stata confermata dalla Suprema Corte di Cassazione. Anche con riferimento a tali procedimenti, i relativi atti restano a Vostra disposizione presso il mio studio. In ultimo, per mera completezza, si rappresenta la totale estraneità della dott.ssa Infante, ad oggi in servizio presso la Direzione Regionale I.N.P.S. Calabria, rispetto alle dinamiche interne al rapporto di lavoro in essere tra la sig.ra Arcuri e l’I.N.P.S., peraltro tuttora oggetto di vaglio giudiziario da parte del competente Giudice del Lavoro”. (Avv. Gianluca Scaramuzza, 21/03/2018)
La replica dell’autore Thomas Mackinson
1) Era così estranea alle nostre intenzioni diffamare la sua cliente che il suo nome non è stato neppure riportato negli articoli, di tal che esso diventa noto, solo a seguito della pubblicazione della rettifica, così come la circostanza che da anni lavori presso altro ente, non inserita nell’articolo perché per noi inifluente.
2) La documentazione menzionata, che non annovera la pubblicazione in GU del bando di concorso e la relativa graduatoria che ha visto la Dott.ssa Infante vincitrice, la sola utile a dirimere la questione, non certifica affatto che l’assunzione della sua cliente nei ruoli del pubblico impiego sia avvenuta tramite concorso pubblico, come impone la legge (art. 28 Dlgs 165/2001) a garanzia del principio costituzionale affermato dall’art. 97, comma 4, della Carta fondamentale. La stessa nota dell’Ispettorato della funzione pubblica citata rimarca che “il pubblico concorso rappresenta l’ordinaria modalità di accesso presso le pubbliche amministrazioni”. La serie di pareri, generata dal caso in oggetto, concorre semmai a definire ex post la regolarità di una procedura, diversa dall’accesso per pubblico concorso, non prevista dalla legge e che ha consentito a personale sprovvisto di titolo abilitativo di transitare nei ruoli della P.A., tramite procedure di mobilità interna eludendo la regola del pubblico concorso. Nel caso specifico, infatti, si è trattato di una procedura di mobilità interna (ex RT. 30, D. Lgs. n. 165/01) da un consorzio di servizi con natura giuridica di “ente pubblico economico” ad una amministrazione pubblica a tutti gli effetti (Mef prima e poi Inps). Detti pareri non sarebbero stati, peraltro, necessari qualora la dirigente avesse esibito la documentazione necessaria che, ove esistente, pubblicheremo, se ci sarà inviata.
3) Ricordiamo, nel frattempo, a proposito dell’art. 97 Cost. che è nullo, per violazione di tale norma imperativa, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato da un ente o società, a totale partecipazione pubblica che svolge servizi locali, senza selezione a evidenza pubblica. In particolare, il Giudice di merito ha dichiarato la legittimità del recesso e del conseguente licenziamento, intimato da una società comunale a un dipendente, assunto con qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Lo stesso orientamento è stato ribadito dalla Cassazione con sentenza n.4897/2018 che ha ulteriormente statuito come l’assunzione nelle società partecipate è nulla senza regole concorsuali adeguate. Giova quindi segnalare che la questione specifica è così poco pacifica che, ancora in data 8 marzo 2018, la Federazione del Pubblico Impiego (DirPubblica) è tornata a chiedere chiarimenti all’Inps (alleghiamo la richiesta protocollata).
4) Mai negli articoli rettificati è stata menzionata l’esistenza di asserite “condotte fraudolente”, invece così definite in un verbale della Guardia di Finanza, dichiarato inutilizzabile in ambito processuale, ma cionondimeno indicativo dei passaggi dubbi che hanno connotato l’assunzione nei ruoli della P.A. della Dott.ssa Infante. Quanto alle archiviazioni citate, giova menzionare per completezza anche quella della denuncia della sua cliente per calunnia e diffamazione a carico Marisa Arcuri che il Gip del Tribunale di Crotone ha archiviato l’anno scorso e precisamente il 18 luglio 2017.
5) Ultimo punto: la circostanza per cui la Dott.ssa Infante sarebbe l’ispiratrice delle contestazioni disciplinari mosse dall’ente alla sig.ra Arcuri non è contenuta negli articoli e neppure nella titolazione. Non viene evocata neppure per “suggestione”. Tale contestazione è palesemente falsa.
Articolo Precedente
Bimba di 4 anni morì per malaria, chiusa indagine: indagata un’infermiera. La procura: “Fu errore umano”
Articolo Successivo
Decreto Popolari, il gip chiede un supplemento di indagini sul broker di De Benedetti per insider trading
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Trump: “Colloqui produttivi con Putin, buone chance di finire la guerra”. Da Mosca “cauto ottimismo”. Kiev: “Pronti a tregua di 30 giorni”
Politica
Giustizia, Delmastro boccia la riforma Nordio: “Così i pm divoreranno i giudici”. Poi tenta il dietrofront, ma spunta l’audio. Il ministro lo difende: “Tutto chiarito”
Lavoro & Precari
Urso ha la soluzione per l’auto in crisi: “Incentivi a chi si riconverte nella difesa. La Fiom: “È assurdo”
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.