Roberta Perrone, ex capogruppo della Lega del quinto municipio di Milano, aderisce ufficialmente a Forza Nuova. “Grazie a lei – ha esultato il segretario provinciale del movimento di estrema destra, Alfredo Durantini – per la prima volta Forza Nuova avrà un proprio rappresentante nelle istituzioni milanesi”.
Sabato sarà ufficializzato il passaggio in una conferenza stampa, ma il cambio di casacca di Perrone, che preferisce non rispondere alle domande, non è che l’ultimo segnale che anche nella capitale economica italiana il vento è cambiato. Così se nelle zone centrali, come dimostrato dal voto del 4 marzo, vive ancora un’anima di centrosinsitra, grazie al consenso nelle periferie le destre antisistema hanno già inserito nelle istituzioni diversi esponenti con quella che sembra una tattica di penetrazione silenziosa diversa da quella di CasaPound.
E la rappresentante della Lega di Matteo Salvini passata a Forza Nuova non è sola. Uno dei risultati più significativi è la conquista di Sesto San Giovanni da parte del centrodestra, dove Forza Nuova aveva suoi esponenti anche nelle liste che hanno portato alla vittoria Roberto Di Stefano. Ma non tutto si esaurisce con la caduta di una storica roccaforte rossa: Stefano Pavesi, esponente di Lealtà e Azione, è stato eletto nel municipio 8 sotto le bandiere leghiste alle ultime elezioni comunali prima di un fermo per bagarinaggio.
La conferma che non si tratta di un fenomeno isolato arriva ora dal municipio 5 con il passaggio di Perrone al movimento guidato da Roberto Fiore. E nella giunta municipale c’è anche Rosa Di Vaia, ufficialmente militante in Forza Italia, che ha mantenuto l’incarico di assessore nonostante abbia inneggiato al Duce pubblicamente e sia finito nel mirino delle critiche per un orto comunale assegnato al marito.
Poco prima delle elezioni, quando il consigliere comunale leghista Massimiliano Bastoni ha provato a prendere le distanze da certi ambienti, diversi suoi sostenitori si sono innervositi facendogli presente che non poteva chiedere voti per poi attaccarli. E, sarà un caso, durante la campagna elettorale per le Regionali si è scattato più di un selfie con esponenti dell’estrema destra milanese ed è stato eletto.
“Oggi comincia, dalla periferia sud di Milano, il nostro assedio a un centro città che ama gli immigrati fintanto che affollano i centri di accoglienza delle periferie – ha affermato Luca Bolis, segretario milanese di Forza Nuova – rendendo la vita impossibile a chi già abita in zone degradate e prive di molti servizi pubblici”.