Centinaia di documenti archiviati, tra cui anche le schede elettorali delle elezioni politiche del 4 marzo e quelle delle amministrative del 2015, sono andate distrutte in un incendio doloso appiccato la scorsa notte in un locale seminterrato del palazzo che ospita gli uffici del giudice di Pace di Bari. Sull’accaduto indaga la Direzione distrettuale antimafia che ha aperto un fascicolo per incendio doloso con l’aggravante mafiosa.
Gli investigatori non hanno dubbi sulla natura dell’incendio e sul fatto che l’obiettivo fosse proprio distruggere l’archivio che viene utilizzato dal Tribunale e che si trova in un piccolo locale di 40 metri quadrati a ridosso della rampa d’accesso di un garage condominiale in viale Europa, nel popoloso e periferico quartiere San Paolo.
Il locale era protetto da una porta di ferro e sorvegliato da una telecamera condominiale. Sulla porta d’accesso, provvista dall’interno di maniglie antipanico e serrata con una catena, non sono stati trovati segni di effrazione. È possibile – secondo la prima ipotesi degli investigatori – che chi ha appiccato l’incendio abbia fatto filtrare all’interno del locale del liquido infiammabile attraverso una fessura tra i due battenti della porta.
Sull’accaduto indagano agenti della Digos, coadiuvati dai colleghi della polizia scientifica e dai vigili del fuoco, coordinati dal sostituto procuratore della Dda Isabella Ginefra. Gli investigatori stanno ascoltando in procura il personale addetto alla custodia dell’archivio e stanno verificando se le telecamere della zona fossero funzionanti e se vi siano immagini utilizzabili ai fini dell’inchiesta.
Oltre alla dinamica e al movente dell’incendio, ci sono molti elementi da chiarire tra cui anche l’adeguatezza di quel locale ad ospitare l’archivio senza dotazioni antincendio. Il sito di Repubblica ricorda che dopo la decisione della Corte di Appello di revocare lo scranno a Palazzo Madama a Michele Boccardi, di Forza Italia, per concederlo a Carmela Minuto, consigliera comunale di Molfetta vicina all’ex senatore Antonio Azzollini, l’avvocato Michele Laforgia candidato con Liberi e uguali ha annunciato che ricorrerà.
Poche ore dopo, attorno all’una della notte tra venerdì e sabato, sono divampate le fiamme e hanno prodotto colonne di fumo altissime rendendo l’aria irrespirabile nella zona. Sono intervenute cinque squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato fino alle 10 del mattino per spegnere l’ultimo focolaio. L’incendio ha anche danneggiato in modo serio la condotta fognaria dell’immobile provocando un grave disagio per i condomini.