Matteo Mondini ha 35 anni ed è rimasto invalido dopo un incidente sul lavoro: “Nel negozio dove stavo facendo i lavori di ristrutturazione mancava il salvavita”. Negli ultimi sette anni ha subito 33 interventi, che hanno costretto i medici ad amputargli il braccio destro e impiantargli un pacemaker. La Cassazione ha confermato la colpevolezza della titolare del negozio, ma ad oggi nessuno lo ha ancora risarcito. “Oggi il mio impegno è quello di aprire un’associazione dedicata a diffondere la cultura della prevenzione“, racconta Matteo, che ai suoi figli spiega così quanto gli è successo: “Ai loro dico che metterò un braccio come quello di Iron Man per essere il loro super eroe”

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Il mobbing, lo ‘straining’ e il difficile percorso verso il risarcimento del danno

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“Reddito di cittadinanza? Prima 50mila assunti”. Centri per l’impiego senza risorse e banche dati

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