“La coalizione di centrodestra non è per nulla compatta. Forza Italia non ha rispettato i patti come Lega e Fratelli d’Italia“. La nota dei due capigruppo M5s, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, arriva quarantotto ore dopo l’elezione dei presidenti delle Camere e mentre si susseguono le dichiarazioni del centrodestra sui giornali in vista di un futuro esecutivo. I grillini, come confermato a ilfatto.it, ribadiscono che la strategia è quella dei “due fronti”: essere l’ago della bilancia con la libertà di muoversi da una parte e dall’altra in cerca di appoggio esterno. E, mentre si attendono segnali dai dem, alle aperture contrastanti che vengono dal centrodestra, rispondono condannando il comportamento di Silvio Berlusconi e i suoi che, presumibilmente, hanno fatto mancare i circa 60 voti per l’elezione del grillino Roberto Fico alla Camera nonostante gli accordi. La partita in casa del centrodestra rimane molto complessa. Da una parte il leader di Forza Italia definisce “ircocervo” l’ipotesi di un governo Lega-M5s da soli, ma lascia al suo pontiere Giovanni Toti il compito di dire che dialogare con i grillini è necessario. Dall’altra Salvini cerca di farsi la sua partita, tentato dallo strappo con l’ex Cavaliere, ma anche dubbioso sull’ipotesi di fare da secondo a Di Maio in un esecutivo a trazione 5 stelle. Il nuovo banco di prova sarà l’elezione degli uffici di presidenza di Camera e Senato, dove verranno testate nuovamente le intese.
I 5 stelle continuano sulla strada della “compattezza”, che significa mostrarsi uniti davanti a Sergio Mattarella e rivendicare un ruolo istituzionale a fronte invece di avversari più divisi e incapaci di mantenere una sola linea. Di Maio insomma, si sente in questo momento molto forte delle strategie messe in piedi nei giorni scorsi e spera di poterle replicare. “L’elezione di Roberto Fico a presidente della Camera”, scrivono oggi i due capigruppo, “è stato un momento emozionante che rimarrà impresso nella memoria di tutti noi. I nostri gruppi parlamentari hanno dimostrato una grandissima maturità e una completa affidabilità. Gli accordi presi in massima trasparenza davanti a tutti i cittadini, aggiornandovi continuamente, sono stati mantenuti sia alla Camera sia al Senato, nella logica di individuare figure di garanzia per i due rami del Parlamento”. Quindi hanno fatto l’analisi dei numeri, mettendo in evidenza il fatto che qualcosa non ha funzionato nell’accordo con il centrodestra: “Roberto ha ottenuto 422 voti, pari a oltre i due terzi dei componenti dell’Aula. Sono mancati tuttavia circa una sessantina di voti rispetto ai numeri che ci sarebbero stati se tutte le forze del centrodestra avessero rispettato i patti come hanno fatto la Lega e Fratelli d’Italia. Questo a ulteriore dimostrazione del fatto che la coalizione del centrodestra non è per nulla compatta, contrariamente a quanto afferma oggi Berlusconi”. Gli occhi ora sono rivolti al prossimo passo, quando ci si occuperà delle altre cariche da assegnare a Montecitorio e Palazzo Madama: “Mercoledì si voteranno i componenti dell’Ufficio di Presidenza al Senato e giovedì quelli della Camera”, concludono Grillo e Toninelli. “Saranno votazioni importanti perché è negli Uffici di Presidenza che si possono eliminare i vitalizi e gli sprechi, che come ha detto Roberto Fico saranno uno dei principali obbiettivi del suo mandato da presidente della Camera. Il Movimento 5 stelle e soprattutto i suoi componenti nell’Ufficio di Presidenza gli daranno tutto il supporto necessario per garantire questo risultato e altrettanto faremo al Senato. Ci auguriamo anche che tutte le forze politiche, nessuna esclusa, diano indicazione di darci supporto in questa battaglia tanto attesa dagli italiani. Il Parlamento non sarà più il simbolo della Casta, ma la casa di tutti i cittadini”.