L'ex braccio destro di Berlusconi e ultimo difensore del patto con Renzi: "L'elezione dei presidenti ha dato vita a un metodo: dovranno trovare punti in comune e li troveranno. Salvini o Di Maio? Troveranno una terza figura"
“Il governo si fa solo con i compromessi” insegna. Denis Verdini, ideatore e difensore fino all’ultimo del Patto del Nazareno, indica la strada ai Cinquestelle e alla Lega: “Troveranno l’accordo su una figura terza” assicura in un’intervista a Circo Massimo, il programma di Massimo Giannini su Radio Capital. Per lui, la stampella dei governi di Renzi per anni, “l’elezione dei presidenti delle Camere ha dato vita a un metodo: e i leader di Lega e Cinquestelle lo utilizzeranno per formare il governo. E non facciamo drammi, non sono barbari: dovranno trovare dei punti in comune per governare e non potranno forzare su questioni di principio: il governo si fa solo con i compromessi”.
Le “lezioni di Nazareno” di Verdini diventano anche consigli indirizzati a leghisti e grillini: “Per fare un governo occorrerà abbandonare i punti di principio e ‘sporcarsi le mani‘ se si vuole portare avanti la legislatura, cosa che tutti i parlamentari eletti vogliono fare, dato che a nessuno di loro piacerebbe tornare a votare due-tre mesi dopo le elezioni. Questo è anche legittimo in un Parlamento rinnovato per due terzi. Occorre superare quell’atteggiamento che si ha quando si sta all’opposizione, quando si dice ‘no’ e basta. Stare al governo è un’altra cosa”.
Secondo l’ex braccio destro di Berlusconi “teoricamente tutti possono rientrare in gioco”, Pd compreso. “Ma quello che è accaduto sulla nomina dei presidenti di Camera e Senato – continua – mi pare abbia avviato un ragionamento tra il centrodestra, guidato da Salvini, e il M5s. Io penso che saranno loro a fare il governo. Certo per governare occorre trovare dei punti d’incontro, fare un compromesso, non mi pare difficile se si leggono le dichiarazioni”. Verdini ammette che “Di Maio non vuol fare il secondo a Salvini e viceversa. Quindi tutti e due dovranno fare un passo indietro, fare ancora un compromesso, troveranno un terzo e loro possono fare i ministri o i vice presidenti del Consiglio, non è la prima volta che succederebbe”. Tuttavia “non sarà un cammino breve su una strada levigata”. “Ci vorrà del tempo – conclude – Assisteremo alla sceneggiata dei no ma prima dell’estate penso che avremo un governo sostenuto da centrodestra e M5s ma non credo che durerà tutta la legislatura. Mi pare difficile ma può darsi che nel corso del tempo si rafforzi, per ora lo vedo come una cosa a termine per fare certe cose”.