Giochi no, Giochi sì a Torino. C’è stato il via libera da parte della Giunta comunale a un provvedimento che autorizza l’avvio delle procedure per la costituzione dell’associazione Torino 2026, un soggetto, senza fini di lucro, che avrà il compito di curare le attività di studio, analisi e ricerca necessarie per valutare le condizioni di fattibilità dell’eventuale candidatura di Torino ad ospitare i Giochi olimpici invernali in programma tra otto anni.
Ci sarà un successivo passaggio di approvazione, necessario per il rispetto del cronoprogramma previsto dalle norme olimpiche internazionali, da parte del Consiglio Comunale. “Attraverso il lavoro dell’associazione Torino 2026 – spiega la sindaca Chiara Appendino – verificheremo se l’evento olimpico potrà concretamente, attraverso un modello organizzativo che abbia come linee guida vincolanti quelle del riuso e del recupero delle strutture già esistenti, della salvaguardia dell’ambiente e di una oculata gestione delle risorse economiche, generare valore durevole per tutti i territori coinvolti”. La Città di Torino aveva formalmente comunicato al Coni, lo scorso 17 marzo, il proprio interesse a partecipare al dialogo finalizzato alla promozione della candidatura del capoluogo piemontese all’edizione 2026 dei Giochi invernali.
Ora la questione passa di fatto a Giovanni Malagò che, d’intesa con il governo, dovrà mandare entro il 31 marzo la lettera al Comitato olimpico internazionale. Intanto il governatore Luca Zaia ha candidato il Veneto. Sulla scelta potrebbero pesare due fattori: il fatto che Torino abbia già ospitato i Giochi invernali e il no che l’altra sindaca del M5s, Virginia Raggi, aveva detto no alla candidatura di Roma 2024.
All’invio della lettera firmata dalla sindacasi era arrivati dopo la lunga riunione tra lei e i consiglieri comunali M5s, tra cui ci sono alcuni contrari con cui bisognava ricucire lo strappo: “Nel rispetto delle valutazioni personali dei singoli consiglieri, il gruppo consiliare del M5S Torino appoggia la decisione della sindaca Appendino con l’obiettivo di procedere compatti sullo studio critico e condiviso di quanto avverrà già da domani”, si leggeva in una nota degli eletti pentastellati. Con questa mossa si era chiusa una settimana di polemiche e confronti sui giochi olimpici. Lo scorso 12 marzo quattro consiglieri, che nei giorni prima avevano manifestato la loro contrarietà alla candidatura con delle controproposte rigide, si erano assentati dal consiglio comunale facendo venire meno il numero legale per il consiglio comunale. Nonostante una settimana prima era stato lo stesso fondatore del M5s, Beppe Grillo, a dire sì aggiungendo che le Olimpiadi torinesi sarebbero state “sostenibili e a debito zero”.