Arriva a metà aprile, con la stagione delle dichiarazioni dei redditi, una pagina informativa personalizzata nel cassetto dell’Agenzia delle Entrate con la quale circa 30 milioni di contribuenti potranno conoscere come sono state utilizzate le imposte che hanno versato nell’anno precedente. Quanto degli importi pagati all’erario è servito per finanziare la scuola e quanto la sanità, che importo è servito a pagare i servizi di trasporto e quanto invece è stato assorbito dagli interessi del debito pubblico.

In pratica tutti coloro che accedono alle pagine telematiche del sito dell’Agenzia con le password del fisco o con Spid – il sistema pubblico di identità digitale – vedranno da subito aprirsi una pagina con una piccola introduzione personalizzata. “Nella speranza di fare cosa gradita – ci sarà scritto – Agenzia delle Entrate desidera fornirti alcune informazioni con l’obiettivo di essere ancora meglio al servizio tuo e dell’intera comunità. (…) Contribuire alla propria comunità è essenziale, ma riteniamo lo sia anche avere la consapevolezza, per rispetto del cittadino prima ancora che del contribuente, di come vengano utilizzate le risorse fiscali”.

I soggetti potenzialmente interessati sono circa 30 milioni: 20 milioni che compilano il modello 730 direttamente o tramite intermediari e altri 10 milioni che invece dichiarano attraverso il modello Redditi. Sono quelli che già usano il fisco telematico per una qualche ragione, ma anche coloro che inviano la dichiarazione tramite un Caf o un professionista abilitato. Proprio per questo la nuova pagina informativa arriverà a metà aprile, con l’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi. Si potrà così conoscere come sono state distribuite le risorse fiscali – considerando l’Irpef, le diverse addizionali, la cedolare sugli affitti e tutti gli altri prelievi sul reddito – in un quadro sintetico. Ci saranno una tabella e un grafico a torta con le diverse voci del bilancio pubblico: sanità, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, protezione del territorio, ma anche la quota parte del debito pubblico o come si contribuisce al bilancio dell’Unione europea, oltre ai servizi generali delle pubbliche amministrazioni. Un esempio? Un Mario Rossi che ha versato 10mila euro di imposta sui redditi del 2016, saprà che 2.125 euro sono stati destinati alla voce previdenza e assistenza, 1.934 euro alla sanità, 1.090 euro all’istruzione, 882 euro a difesa, ordine pubblico e sicurezza, 832 ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e così via.

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