Pasquetta, tempo di gite, picnic con gli amici e scampagnate. Perché non proviamo a farle in modo ecologico riducendo i rifiuti e facendo a meno dell’auto?
Proviamo a fare a meno dei bicchieri e dei piatti di plastica usa e getta, inseparabile (e inquinante) presenza di ogni festa e picnic. Al loro posto potremmo comprare stoviglie usa e getta compostabili o meglio ancora bicchieri e piatti lavabili, di plastica dura e colorata. Non pesano troppo, sono allegri e non fanno rifiuti.
A Faenza abbiamo creato una stoviglioteca, per il prestito di piatti, bicchieri, posate e caraffe lavabili, iniziativa che sarebbe bello replicare in ogni quartiere e città!
Ricordiamoci che l’impatto della plastica usa e getta sull’ambiente e sulla salute è devastante. In discarica si biodegrada dai 100 ai 1000 anni, se bruciata rilascia sostanze tossiche e cancerogene e il tasso di riciclaggio è in genere molto basso: secondo i dati Atersir Emilia Romagna riferiti all’anno 2015, si ricicla solo il 22% di tutta la plastica buttata e circa la metà della plastica differenziata viene avviata a recupero energetico (incenerita), perché secondo perverse logiche è più vantaggioso economicamente bruciarla che riciclarla.
Finché gli inceneritori esistono, bisogna alimentarli. L’unica soluzione è quindi non fare rifiuti!
Da noi sembra impossibile farne a meno, ma guardiamoci intorno: in Francia la vendita delle stoviglie e posate monouso di plastica usa e getta sarà finalmente vietata dal 2020. Come faranno i francesi a fare picnic, feste e scampagnate?
Mettiamo nello zaino borracce e caraffe da riempire nelle fontanelle pubbliche e lasciamo a casa (o meglio nello scaffale del supermercato) succhi di frutta e bottigliette di acqua minerale, altra brutta abitudine degli italiani.
Da un’analisi Censis del 2014, “il 61,8% delle famiglie italiane acquista acqua minerale e il consumo medio è pari a 192 litri all’anno per persona. In media ogni famiglia italiana spende 234 euro all’anno per l’acqua in bottiglie di plastica“. Produrre, trasportare e smaltire bottiglie di plastica, è terribilmente impattante. Nel 2013 Legambiente ha sottolineato come per produrre 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri servono 450 mila tonnellate di petrolio e vengono emesse oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2.
C’è chi dice che l’acqua pubblica è cattiva, ha uno strano sapore, ecc. ma l’acqua pubblica è più sana e controllata di quella minerale: l’acqua minerale viene controllata per legge solo una volta l’anno – tramite autocertificazione – mentre i controlli relativi alla rete idrica avvengono almeno quattro volte l’anno e sono compiuti dalla Asl. Inoltre i limiti per le acque minerali sono più alti e permissivi di quelli per l’acqua potabile.
Una ricerca dell’Università di Francoforte ha poi evidenziato che il PET (n1) di cui sono fatte le bottigliette rilascia ftalati (interferenti endocrini) e antimonio (un metalloide tossico) in quantità minime se la plastica è a temperatura ambiente, ma pericolose se è sottoposta a temperature più elevate e/o conservate a lungo; e d’estate l’acqua in bottiglia raggiunge sicuramente temperature non adeguate.
Ma cosa preparare?
Sia che abbiate o no bambini piccoli, evitate di comprare snack industriali: oltre che imballati sono anche poco salutari! Frutta e verdura fresca, torte fatte in casa, panini con marmellata, riso freddo con olio, frutta secca sgusciata. Sia per le merende a scuola sia per i picnic sono molto utili gli astucci porta merenda, in plastica rigida o in latta. Si può altrimenti usare un fazzolettino di stoffa – che può essere lavato e riutilizzato – o fazzoletti di carta che poi, se sporchi, possono essere buttati nell’organico. Sempre meglio evitare pellicole di nylon o alluminio.
Infine: come arrivarci?
Piedi, bici o mezzi pubblici. Un ottimo sito da cui prendere spunto è quello di Turismo senz’auto, con itinerari e mete suggerite per un giorno o più: da quest’anno vari ristoranti e qualche residence fanno sconti a chi arriva senz’auto!
Perché non provare? Anche per i bimbi viaggiare in treno è molto più divertente, possono alzarsi, giocare, leggere, essere allattati, andare al bagno. I genitori possono chiacchierare, dormire e leggere, senza essere stressati dal traffico e senza doversi concentrare nella guida. Per non parlare della riduzione degli incidenti stradali che questo comporterebbe.
Ricordo infine, per chi ama viaggiare in treno coi propri pargoli, di firmare la petizione: bimbi e ragazzi gratis nei treni e mezzi pubblici!
Buone scampagnate a tutti!