La discussione, poi sfociata in omicidio, risale al tardo pomeriggio di domenica. La 69enne si trova agli arresti domiciliari
Ha ucciso il marito dopo avergli strappato il coltello dalle mani, arrabbiata per l’ennesima lite. Si sentiva minacciata, quindi lo ha colpito al petto con la stessa arma. È la ricostruzione fatta dagli investigatori per spiegare l’omicidio di un 73enne a Trieste. Per il delitto, la polizia ha fermato la moglie della vittima, 69 anni. Dopo essere stata arresta, come riporta Il Piccolo, la donna ha confessato.
La lite, poi sfociata in omicidio, risale al tardo pomeriggio di domenica. I due hanno discusso nell’ appartamento dove vivevano nel rione di Servola, a Trieste, dopo aver trascorso la Pasqua con alcuni parenti. Dopo essere stato colpito, l’uomo è morto per emorragia nonostante le cure dei sanitari accorsi sul posto dopo essere stati chiamati dalla stessa donna.
Secondo la ricostruzione della dinamica dei fatti compiuta dalla polizia, l’uomo era seduto sul divano e impugnava un coltello da cucina, quando si sarebbe alzato, continuando a litigare con la moglie, in piedi davanti a lui. La donna – ha riferito lei stessa agli investigatori – si sarebbe spaventata sentendosi minacciata e, anche arrabbiata per la lite e per pregresse incomprensioni, avrebbe sottratto l’arma al marito rivolgendola subito verso di lui e colpendolo al petto. Il colpo, inferto con forza, avrebbe provocato una ferita profonda, aggravata inoltre dalle già precarie condizioni fisiche del marito.