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Berlusconi, Tajani: “Riabilitazione? L’ex premier non vuole il voto anticipato. Ma il prossimo anno ci sono le europee”

Il presidente del Parlamento Ue smentisce che l'ex premier abbia chiesto la riabilitazione in vista del ritorno alle urne ma potrebbe pensare a una candidatura a Bruxelles. In vista delle consultazioni, invece, "la presenza di Forza Italia in un esecutivo di centrodestra sostenuto da altre forze è garanzia di credibilità. E la Ue si aspetta da noi un governo stabile"

Silvio Berlusconi non vuole il voto anticipato. Ma il prossimo anno ci sono le Europee“. A lanciare l’idea di una candidatura dell’ex premier a Bruxelles è il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in un’intervista a Repubblica. L’esponente di Forza Italia smentisce che Berlusconi abbia chiesto la riabilitazione in vista del ritorno alle urne. D’altra parte i sondaggi certificano che in caso di voto anticipato Forza Italia perderebbe almeno 3 o 4 voti percentuali.

L’ex presidente del consiglio, condannato in via definitiva per frode fiscale il 1 agosto 2013, è incandidabile fino al 2019. Un paio di settimane fa, precisamente il 12 marzo scorso, l’istanza di riabilitazione è stata depositata in cancelleria dagli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini. Il giudice potrebbe prendersi circa due mesi, questi sono i tempi in media, per decidere. L’udienza in camera di consiglio dovrebbe tenersi nei prossimi mesi, e quasi certamente entro luglio. Nel caso dovesse essere concessa, la riabilitazione cancellerebbe l’incandidabilità. E per Tajani, dunque, Berlusconi potrebbe pensare a candidarsi al Parlamento europeo.

“Forza Italia è Berlusconi. E senza Forza Italia non si fa alcun governo. Rappresentiamo il 14 percento degli elettori, abbiamo 170 parlamentari e siamo il primo gruppo del centrodestra al Senato“, è invece la posizione di Tajani in vista dell’inizio delle consultazioni. Secondo il presidente del Parlamento europeo bisogna partire “dalla base che hanno scelto gli italiani il 4 marzo. La forza di maggioranza relativa è la coalizione di centrodestra. “La presenza di Forza Italia in un esecutivo di centrodestra sostenuto da altre forze – aggiunge- è garanzia di credibilità. E la Ue si aspetta da noi un governo stabile“.

Sull’ipotetico accordo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, invece, Tajani non crede “che il segretario della Lega voglia rinunciare al patto con Forza Italia tradendo l’elettorato. Tutti i suoi parlamentari sono eletti anche con i nostri voti, hanno un vincolo ed escludo che Salvini pensi a un esecutivo tenendoci fuori. Ha vinto insieme la coalizione, non una parte. Nessuno pensi di scegliere i ministri azzurri dall’esterno o selezionare con chi parlare o non parlare di Forza Italia”.