L’intricata e per certi versi incredibile vicenda siciliana in cui l’ex consigliere Salvino Caputo, incandidabile per legge, ha messo in lista suo fratello, stampando manifesti senza foto e nome di battesimo con l’obiettivo – secondo gli inquirenti – di spacciarlo per se stesso, e che ha coinvolto il movimento ‘Noi con Salvini‘ in Sicilia e che ad oggi conta due persone agli arresti domiciliari per voto di scambio e con due dirigenti del movimento, tra cui un deputato della Lega, indagati per istigazione al voto di scambio, viene affrontata dal leader Matteo Salvini con una riunione a Roma, nel palazzo dei gruppi parlamentari di Montecitorio. Al termine Alessandro Pagano, deputato leghista che risulterebbe essere il primo indagato della diciottesima legislatura, esce sollevato assieme ad Angelo Attaguile: “Il commissariamento di ‘Noi con Salvini’ Sicilia? Non era all’ordine del giorno. Abbiamo detto a Salvini come stanno le cose e cioè che i deputati in questa vicenda c’entrano come i cavoli a merenda“. Dal canto suo Salvini, che dopo le consultazioni da Mattarella non aveva voluto rispondere alle domande durante la sua lunga passeggiata per Roma, afferma: “Sarò presto in Sicilia e aspetto di leggermi tutte le carte. Prima leggo, poi parlo e con tutto il rispetto per i giornalisti, ho letto scritte delle cose che non esistono e poi qualche querela parte”. E’ pentito di aver imbarcato ex di tanti partiti e riciclati? “Non sono pentito di niente. Se uno è una persona per bene che ha un’esperienza alle spalle secondo me non va buttato via, ma ho chiesto a tutti massima attenzione”, risponde il segretario della Lega, che poi sorride quando gli viene chiesto che metodo è usare il nome del padre (incandidabile per legge) per candidare il figlio o il fratello. “Quando si cresce bisogna stare attenti e staremo sempre più attenti e se alla prova dei fatti qualcuno si dimostra furbo o poco onesto non ha nella Lega casa sua”. Il meno preoccupato della situazione siciliana della Lega e della sua “costola” ‘Noi con Salvini’ sembra essere Antonino Rizzotto, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana sotto le bandiere di ‘Noi con Salvini’: “D’altronde non è che ci sono grandi situazioni”. Questa la sintesi che fa di un’indagine che ha portato già i Caputo agli arresti domiciliari. “Salvino Caputo non è più leghista, lo fu”