La matrona di tutte le partite
Così la finalissima è tra Oriettona e la Tata, che a carisma, corde vocali, femminilità è come Inter-Milan e la metafora vale anche per l’incidenza pari a zero (qui sulla musica, lì sul campionato). La gara – a sorpresa – non è su quante volte hanno cantato la rima “cuore/amore” nei loro capolavori cantautorali né sulla quantità di trucco che in quella cucina farebbe morire di invidia il Circo Medrano e nemmeno sulle misure di reggiseno che, tutto sommato, potrebbero ambire alla doppia cifra. No, dovranno fare – come nel MasterChef quello vero – un menù degustazione. Per l’occasione a fare il tifo ci sono parenti e amici e tra questi la sorella della Tata dice che vincerà lei (corna di Anna, torna anche il fischio da vandalo di piazza di Sora) mentre compare anche il mitologico Osvaldo, il marito che pronti-via sbaglia gli anni di matrimonio perché “si emoziona sempre quando parla di me… perché mi vuole tanto bene”. Potrebbe finire qui, con questa tempesta di cuoricini, si potrebbe chiudere tutto e andarsene finalmente a letto soprattutto a quest’età ormai veneranda con cui si trascina la povera Sila. E invece no, tocca di vedere anche i piatti.
Il suo nome era ormai leggenda: Osvaldo, il marito di @OriettaBerti, è tra noi… e si è già impappinato per l’emozione! ??#CelebrityMasterChefIt pic.twitter.com/tN9dNjkKMB
— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 5 aprile 2018