“Il Pd dovrebbe parlare col M5S e accettare la discussione sul tema della formazione del governo. Questo non significa fare il governo coi 5 Stelle, anzi io scommetterei sull’ipotesi contraria”. Sono le parole di Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex senatore del Pd, nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, su La7. “Nella politica, come in molte altre cose della vita” – continua – “non vai da nessuna parte se ne fai un fatto personale, della serie ‘ci hai offeso e quindi non parliamo con te’. E questo mostra una non raggiunta maturità nell’affrontare situazioni difficili, come quella che ha attualmente il Pd. Io credo che non si rischi proprio un bel niente nell’andare a parlare col M5S”. E aggiunge: “Io non ho nessuna ostilità nei confronti di Renzi, il quale mi è anche personalmente simpatico, ma continua a commettere un errore che ha già fatto in precedenza: non prendersi un periodo di pausa dopo una sconfitta vistosa, come è successo dopo il referendum costituzionale. E questo avrebbe fatto bene a molti e a lui per primo. Sarebbe molto saggio da parte sua farlo adesso e lo dico davvero senza nessuna ostilità personale”. L’ex magistrato sottolinea: “E’ chiaro che ci vogliano una nuova definizione dell’organigramma del Pd e una comprensione matura di come vanno le cose nel mondo e nella politica. E una delle caratteristiche di questa comprensione matura è che si va a parlare. Non si parla coi nazisti e coi fascisti, ma con tutti gli altri sì. Si ascolta cosa dicono e si verifica l’esistenza di un terreno comune. Il compromesso è una categoria nobile della politica se può essere esibito”. Carofiglio chiosa: “C’è un punto che si trascura: ove l’accordo col M5S su alcuni punti fosse raggiunto, cosa che ritengo improbabile, ma da tentare, il Pd ha la possibilità di avere una posizione straordinariamente vantaggiosa, perché, se l’accordo non viene rispettato, si toglie il sostegno e salta tutto. Io mi chiedo: come fa il Pd a non capirlo?”