“Gli opinion leader di sinistra e alcuni giornali mainstream in questo momento non contano più nulla. Conta solo l’elettorato”. Inizia così a Omnibus (La7) il duro j’accuse del consigliere di amministrazione Rai Carlo Freccero, che puntualizza: “Il M5S non andrà mai con Berlusconi, che si è tolto già di mezzo ed è stato messo ai margini della Lega. La verità è che gli elettorati dei 5 Stelle e della Lega sono molto affini. Sono, ad esempio, per l’economia reale, sono attenti al territorio, non hanno addosso tutta la storia del ‘900. La Lega, in più, ha colorato la sua propaganda con la questione dei migranti. Ma questo” – continua – “è un momento in cui i discorsi complessi e con sei subordinate non passano più perché c’è povertà. Fate pure voi questi discorsi con consecutio temporum e otto subordinate, ma il pubblico non vi segue più, perché la maggioranza, come dicono le statistiche, è povera e non ce la fa più a sopportare. E quindi c’è un’opposizione netta a tutti quelli che hanno difesto questo establishment”. Freccero si dice sicuro di un governo Lega-M5s senza Berlusconi e con lui concorda Gianni Cuperlo del Pd. L’autore televisivo rincara: “Per colpa del governo Monti e del governo Renzi sì è sviluppato un rifiuto nei confronti del pensiero unico. Non se ne può più. La sinistra potrà rinascere solo dopo il fallimento del governo M5S-Lega, se mai ci sarà. Ma prima no”. E aggiunge: “La sinistra si è persa, è finita. Sento parlare di Franceschini. Ma un operaio o un disoccupato cosa hanno da spartire con lui? E Martina, quando parla, non sa nemmeno dove vuole andare, è faticoso nel suo discorrere. Occorre avere delle idee semplici, distinte, precise ed essere cartesiani. E il Pd in questi ultimi anni non è stato cartesiano”
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