Saranno presenti anche le firme del Fatto Quotidiano: Marco Travaglio, Peter Gomez, Stefano Feltri e Davide Vecchi. Si parlerà, tra le altre cose, di disinformazione, cambiamento climatico, intelligenza artificiale, crisi umanitarie e reddito di base
Più di 300 eventi in 14 location diverse nel centro storico di Perugia, oltre 700 speaker da 44 paesi diversi e, come sempre, tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming. Manca poco al via della dodicesima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo: dall’11 al 15 aprile Perugia è pronta a ospitare cinque giorni di dialoghi, workshop, interviste, musica e documentari per capire e analizzare un mondo in continuo cambiamento. Un grande momento di confronto su un giornalismo che affronta sempre nuove sfide, dalla rivoluzione digitale alle guerre non “accessibili”, ai movimenti di protesta e alle democrazie in crisi, all’attacco ai giornalisti nel cuore stesso dell’Europa.
Gli argomenti dell’edizione 2018 saranno la disinformazione, il cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale, le crisi umanitarie, il reddito di base e le molestie sessuali sul luogo di lavoro. Tra gli speaker ci saranno James Risen, premio Pulitzer per le sue inchieste su sicurezza nazionale, sorveglianza di massa e torri gemelle; l’avvocato egiziano Malek Adly, tra i primi a denunciare la scomparsa di Giulio Regeni, che sconta ancora oggi il divieto di espatrio; Galina Timchenko e Andrei Soldatov, giornalisti russi invisi a Putin. Poi Walter Veltroni, Don Luigi Ciotti, Lirio Abbate e Federica Angeli. Saranno presenti anche le grandi firme del Fatto Quotidiano: Marco Travaglio, Peter Gomez, Stefano Feltri e Davide Vecchi.