“Ancora oggi gran parte della politica, gran parte del sistema di potere di cui quello mediatico editoriale è una articolazione fondamentale che non capisce o finge di non capire o sottovaluta la gravità della situazione, perché accetta il sistema mafioso-corruttivo come una parte del sistema Paese, integrante, necessaria, per certi versi perfino utile”. È uno dei passaggi chiave dell’ intervento del sostituto procuratore nazionale antimafia Nino Di Matteo, accolto con una standing ovation dalla platea riunita dall’associazione Gianroberto Casaleggio a Ivrea per ‘Sum #02’. Il magistrato attacca le collusioni tra potere e mafia, politica e corrotti, ricordando per due volte la sentenza Dell’Utri: “È ormai evidente il grado di compenetrazione fra la mafia e il potere, anche politico, istituzionale che alcune vicende processuali, racchiuse in sentenze anche definitive, rendono plasticamente. Mi riferisco fra le altre alle vicende Andreotti, Contrada, Dell’Utri, Cuffaro, ai processi per le stragi del ’92, del ’93. Verità scabrose sono rappresentate in sentenze della corte di Cassazione”. E denuncia senza remore: “È desolante il silenzio dei partiti nell’ultima campagna elettorale sul tema mafia, relegato ai margini”. E sottolinea: “Per guardare al futuro dobbiamo conoscere il passato e analizzare il presente senza ipocrisie. Da magistrato ho provato la sensazione di amministrare una giustizia a due velocità, spietata con i deboli e timida con i forti. Un esempio è costituito dall’assoluta impunità del sistema corruttivo: su oltre 50mila detenuti pochissimi stanno scontando la pena definitiva per corruzione”. Poi aggiunge: “Mi ostino a pensare all’autonomia e all’indipendenza della magistratura non come a un privilegio, ma come garanzia di dignità e libertà per tutti i cittadini. Da decenni è in atto una guerra di una parte consistente della politica non contro la magistratura, ma contro quei magistrati che continuano ad avere la pretesa di esercitare il controllo di legalità a 360 gradi anche nei confronti dei potenti”

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