Nel mese scorso ho visto alcune volte una ragazza che si trova in dubbio fra due relazioni. Fino a qualche mese prima era single poi nel giro di pochi giorni ha incontrato due ragazzi entrambi interessanti. Uno la coinvolge molto sul piano fisico ed erotico mentre l’altro più sul dialogo, l’emotività e il progetto di vita futura.
Questa vicenda mi ha fatto venire in mente un parallelismo con la situazione politica attuale italiana in cui, per formare un governo, due dei tre raggruppamenti usciti dalle urne devono convolare a nozze. “Una botta e via” potrebbe essere sufficiente per mettere in gestazione una nuova legge elettorale con però tutte le incognite insite nelle gravidanze che possono prolungarsi.
Immagino che alla mattina si parli in una coppia di come uscire dall’euro, fare il blocco navale in Libia e abolire le unioni civili, mentre al pomeriggio un’altra coppia – in cui uno dei componenti è lo stesso della mattina – si parlerà di come rimanere nell’euro, dell’accoglienza ai migranti e dello ius soli.
Come nel caso della mia paziente non c’è molta logica e il tratto comune è l’utilizzo strumentale reciproco. Mi pare che non ci sia la volontà di costruire alcun che anche perché rimanere single non costringe a trovare compromessi e misurarsi con la realtà.
Restare ancorati alle illusioni adolescenziali in cui tutto è perfetto e non vige il “principio di non contraddizione” pare l’elemento che accomuna la mia paziente e i partiti politici.