Cronaca

Terremoto Macerata, scossa 4.6. ‘Gravi danni, tornati al 2016’. Decine di repliche. Crollato campanile della chiesa di Muccia

Il sisma è stato registrato alle 5.11 ed è stato chiaramente avvertito anche in Umbria, Lazio e parte della Toscana. Quattro famiglie evacuate a Pieve Torina. Sospesa e poi riattivata la circolazione sulla linea ferroviaria Civitanova-Albacina. Ingv: "Stessa sequenza iniziata il 24 agosto 2016" che devastò il Centro Italia

Torna a tremare la terra nel Centro Italia. Un sisma di magnitudo 4.6 è stato registrato alle 5.11 con epicentro a 2 km da Muccia, nei pressi dei comuni di Pieve Torina e Pievebovigliana, in provincia di Macerata, ed ipocentro a 9 km di profondità. Lo riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria, Lazio e parte della Toscana. Non si registrano feriti, ma i sindaci della zona parlano di “gravi danni”.

La scossa ‘ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varanò, riferisce il primo cittadino di Muccia Mario Baroni: “Abbiamo gente impaurita, anche quelli sulle abitazioni di emergenza”, spiegava il primo cittadino di primo mattino. Dopo i controlli il sindaco ha fatto sapere che “le casette Sae (Soluzioni abitative di emergenza in cui sono sistemati 550 su 920 abitanti, ndr) non hanno riportato nessun danno. Dalle verifiche che stiamo effettuando – ha proseguito Baroni – non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti”. E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: “Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno”. Ora sono in corso accertamenti per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili, nella quali vivono tra le 120 e le 130 persone.

“Oggi chiudiamo le scuole. Abbiamo dei danni e stiamo verificando anche le Sae”, ha raccontato Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, cittadina in provincia di Macerata dove la scossa è ha fatto tremare le abitazioni già danneggiate dal sisma che devastò il Centro Italia nell’agosto e nell’ottobre del 2016Quattro famiglie sono state evacuate per i danni (crepe e cedimenti) e i rischi di stabilità interni di altrettanti immobili finora agibili. Nella cittadina è in corso un vertice cui partecipano il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, i soccorritori e sindaci dell’area colpita.

 

 

Sono tornate a tremare le città colpite due anni fa. A Norcia, in Umbria, la scossa è stata avvertita in maniera “molto forte”, così nel Lazio ad Amatrice e ad Accumuli. Paura anche a Camerino: “Danni? Qui tutto il centro della città è ancora zona rossa, ora stiamo facendo verifiche fuori, poi faremo accertamenti anche lì dentro”, ha spiegato il sindaco Gianluca Pasqui ha bloccato tutti gli accessi alla zona rossa, “tranne quelli delle ditte specializzate che stanno lavorando”. Divieto in particolare per i cittadini che ancora oggi “vanno a recuperare oggetti personali dalle case inagibili”. Pasqui non vuole esser allarmista, ma – sottolinea, ricordando le scosse dei giorni scorsi – “mi sembra che questo fenomeno sismico stia andando a crescere, non a diminuire”.

L’Ingv ha fatto sapere che il terremoto che si è verificato nella notte, come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, “ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (Ri) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5″. La scossa di questa notte è stato 500 volte inferiore a quello di magnitudo 6,5 del 30 ottobre 2016.

Disagi sono registrati anche nei trasporti ferroviari. A seguito della scossa, è stata sospesa e poi riattivata la circolazione sulla linea Civitanova-Albacina per accertamenti tecnici.