Passa da Milano a Cremona “per competenza territoriale” il procedimento con al centro le accuse di corruzione e turbativa d’asta sul cosiddetto caso Guarischi che vede imputato l’ex governatore lombardo ed ex senatore Roberto Formigoni. Lo ha deciso il Tribunale milanese accogliendo la richiesta della difesa dell’ex presidente della Regione, rappresentata dai legali Mario Brusa e Luigi Stortoni. Trasferite a Cremona anche le posizioni dell’ex sottosegretario alla Presidenza della Regione Paolo Alli, difeso da Fabrizio Gobbi e accusato di tentato abuso d’ufficio e dell’ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, difeso da Salvatore Stivala e accusato di turbativa d’asta e abuso d’ufficio.
Secondo le indagini, Formigoni avrebbe ottenuto dall’ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi utilità per 447mila euro per assicurare un “trattamento preferenziale” alla Hermex Italia dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti nelle gare per la fornitura “dell’apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare ‘Verò” in alcuni ospedali, in particolare per quello di Cremona.
La Procura di Milano l’8 giugno scorso aveva chiesto il rinvio a giudizio per l’ex governatore lombardo ed ex senatore di Ap Roberto Formigoni (non rieletto alle ultime elezioni), già condannato a 6 anni per corruzione per il caso Maugeri, e accusato sempre di corruzione per i suoi rapporti con il presunto intermediario ed ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi, al quale sono già stati inflitti 5 anni in primo grado e in appello per il presunto giro di mazzette nella sanità lombarda.
Il pm Eugenio Fusco aveva inoltrato al gup Alessandra Del Corvo la richiesta di processo per Formigoni e per altre persone, tra cui anche Paolo Alli, ex sottosegretario alla Presidenza della Regione. Chiesta l’archiviazione per l’ex assessore lombardo alla Sanità Luciano Bresciani. Stando all’avviso di chiusura indagini del maggio 2015, Formigoni avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti. E ciò, secondo l’accusa, per garantire un “trattamento preferenziale” alla Hermex Italia dell’imprenditore Lo Presti nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali, dandosi da fare per sbloccare gli stanziamenti regionali nel 2012. Al centro dell’indagine, in particolare, due forniture “dell’apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare ‘Vero’” all’ospedale di Cremona e all’Istituto dei Tumori (quest’ultima non andò in porto).