Non perde tempi il gip di Milano, Teresa De Pascale. Cominceranno giovedì pomeriggio, con quello dell’imprenditore Tommaso Brenicci, gli interrogatori di garanzia delle sei persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione con al centro la vendita di presidi medico-sanitari negli Istituti Ortopedici Cto-Pini e Galeazzi, in cambio di denaro anche sotto forma di false consulenze e altre utilità come borse griffate, cesti natalizi, inviti a convegni. Il giudice ha notificato agli indagati la fissazione degli interrogatori. Domani pomeriggio, alle 15, si comincia con quello a San Vittore di Brenicci, l’unico ad essere finito in cella. L’imprenditore è assistito dall’avvocato Paolo Tosoni.
Venerdì al settimo piano del palazzo di Giustizia, nella stanza del giudice, saranno interrogati alle 9.30 Giorgio Maria Calori e alle 11 Carmine Cucciniello, i due primari del Cto-Pini difesi rispettivamente dagli avvocati Nerdio Diodà e Corrado Limentani. Per sabato mattina alle 10.30 è stata convocata Paola Navone, direttore sanitario della struttura di piazza Cardinal Ferrari, assistita da Piero Magri, e alle 11.30 sarà la volta di Lorenzo Drago, primario del Galeazzi e difeso dall’avvocato Claudio Schiaffino. Infine l’interrogatorio di Carlo Luca Romanò, altro primario dell’ospedale di Bruzzano, difeso dall’avvocato Carlo Baccaredda Boy, si terrà lunedì prossimo 16 aprile alle ore 10.
Tutti i medici e il direttore sanitario, sono agli arresti domiciliari. Calori, su sua richiesta, aveva reso un interrogatorio davanti al procuratore aggiunto Eugenio Fusco, che con la collega Letizia Mannella coordina le indagini delegate al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano.
Intanto il neo presidente della Lombardia ha annunciato che sta mettendo a punto una legge per razionalizzare i controlli anticorruzione passando dagli attuali tre enti presenti (Arac, comitato di controllo e comitato regionale trasparenza e appalti) ad uno solo.
“Stiamo facendo una nuova legge per razionalizzarli – ha detto il governatore Attilio Fontana al forum con i giornalisti dell’Ansa – e farne uno solo”. E poi il Pirellone sarà parte civile nel processo contro i camici bianchi: “Abbiamo già dato incarico a un avvocato, lo formalizzeremo nella prossima giunta, che ci seguirà come parte offesa, e ci costituiremo parte civile”. Interpellato sul ruolo che avrebbe avuto nella vicenda Gustavo Cioppa, ex sottosegretario regionale nella Giunta Maroni, Fontana ha replicato che “ormai se ne occupano i giudici”.